paride86
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lunedì 26 gennaio 2009
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meglio il primo
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"Halloween II" prosegue esattamente da dove si è interrotto il primo, ma non c'è paragone col capitolo precedente. La differenza principale sta nella regia, che con Rosenthal diventa piuttosto ordinaria; inoltre la trama ha parecchie incoerenze.
Se nel primo episodio l'unica cosa inspiegabile era la capacità di Micheal di guidare pur non avendolo mai fatto, qui si esagera davvero: Myers è una specie di zombie indistruttibile e la sua incredibile resistenza non viene spiegata (per esempio, sarebbe bastato inserire un giubbotto antiproiettile rubato in qualche posto per giustificare l'"immortalità" di Micheal). La cosa più assurda però è che Micheal sappia chi è sua sorella pur non avendola mai vista.
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"Halloween II" prosegue esattamente da dove si è interrotto il primo, ma non c'è paragone col capitolo precedente. La differenza principale sta nella regia, che con Rosenthal diventa piuttosto ordinaria; inoltre la trama ha parecchie incoerenze.
Se nel primo episodio l'unica cosa inspiegabile era la capacità di Micheal di guidare pur non avendolo mai fatto, qui si esagera davvero: Myers è una specie di zombie indistruttibile e la sua incredibile resistenza non viene spiegata (per esempio, sarebbe bastato inserire un giubbotto antiproiettile rubato in qualche posto per giustificare l'"immortalità" di Micheal). La cosa più assurda però è che Micheal sappia chi è sua sorella pur non avendola mai vista. Ciò è inspiegabile poiché viene detto chiaramente nel film che Laurie è stata adottata da piccola e la sua identità è sempre stata tenuta nascosta.
Insomma, il primo film era un thriller plausibile, assolutamente realistico e folle al tempo stesso; questo sequel è un classico film dell'orrore come ce ne saranno tanti negli anni '80, con parecchi morti e un "cattivo" indistruttibile.
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eugen
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domenica 7 agosto 2022
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valido, anche nell''economia dei sequels
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"Halloween II"(RIck Rosenthal, scritto da John Carpenter e Debra Hill, anche produttori del film e Carpenter e'autore delle musiche insieme con Alan Horwath, 1981)racconta di come l'assassiono mascherato sia in qualche modo"immortale", dato che il dottor Loomis nella notte di Halloween del 1978 aveva cercato di uccidere l'assassino, ma questi sopravviveva a tutti i colpi sparati da Loomis stesso e quando, dopo rirpetute uccisioni di ragazze e donne, Loomis si "ostina"(secondo la vulgata, ma anche secondo le dichiarazioni della poliizia)a voler identificare realmente l'identita'dell'assassino, sostenendo che Myers(sarebbe , appunto, lil killer)e'ancora vivo, non gli si crede e vengono erette"barriere"di scetticismo, anche bypassando il fatto che lo stesso Loomis ha avuto in cura per molti anni il"paziente killer"e cosi', pero', egli riesce comunque a evitare il"peggio", ossia una proliferazione ulteriore di omicidi da parte dell'assassino mascherato.
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"Halloween II"(RIck Rosenthal, scritto da John Carpenter e Debra Hill, anche produttori del film e Carpenter e'autore delle musiche insieme con Alan Horwath, 1981)racconta di come l'assassiono mascherato sia in qualche modo"immortale", dato che il dottor Loomis nella notte di Halloween del 1978 aveva cercato di uccidere l'assassino, ma questi sopravviveva a tutti i colpi sparati da Loomis stesso e quando, dopo rirpetute uccisioni di ragazze e donne, Loomis si "ostina"(secondo la vulgata, ma anche secondo le dichiarazioni della poliizia)a voler identificare realmente l'identita'dell'assassino, sostenendo che Myers(sarebbe , appunto, lil killer)e'ancora vivo, non gli si crede e vengono erette"barriere"di scetticismo, anche bypassando il fatto che lo stesso Loomis ha avuto in cura per molti anni il"paziente killer"e cosi', pero', egli riesce comunque a evitare il"peggio", ossia una proliferazione ulteriore di omicidi da parte dell'assassino mascherato. Questo "Halloween II", anche considerando l'intera economia della saga, che arriva fino al 2002 con"Halloween. Resurrection"ancora con la regia di Rosenthal, vengono da fare alcune considerazioni: A)Rick Rosenthal ha diretto molto bene il filM, scritto, come il primo da Carpenter e Debra Hill, sua abituale collaboratrice oltre che-credo-comapgna di vita. Non vale l'accusa di"inverosimiglianza", che gia'Hitcock, giustamente, mnetteva in ridicolo. Al contratio, l'alternanza tra effetti di suspene e di"sorpresa"in questo film funziona molto bene. si Pensi, solo per fare un esenpio, alll'intrico di strade e stradine nel quale(o in una di queste strade)porrebbe svilupparsi un'ulteriore tragedia: B )Decisamente il sound -track, opera dello stesso Carpneter e di Alan Horwath, e'un leitmotiv che da solo serve a sorreggere la strturrura del fikm , dove anche le variazioni sul tema impreziosiscono il tutto. L'interpretazione, in particolare di Donald Pleasence e di Jamie Lee Curtis(ma senza trascurare l'apporto di molti/e comprimai/e e caratteristi/e, decisamente bravi/e), e'sempre a livelli alti, ben diversi dagli"splatters"che invece il film cita, ma distanziandosene nettamente; C) Se consideriamo la frequenza(relativa, certo)con la quale questo film viene riproposto, sempre con notevole successo, in TV(oggi i"cineforum"o meglio i cine'ma d'essai sono molto rari)si puo'ben dire che questi cult.movies abbiamo ancora molto da insegnare, a livello di gestione dei tempi e dello spazio sullo schermo e oltre lo stesso.... El Gato
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dandy
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sabato 25 febbraio 2023
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il signore della noia...
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Il primo dei sequel del film di Carpenter(che scrive e co-produce con Debra Hill)riprende da dove il precedente finiva e introduce la parentela tra Laurie e mIchael che verrà poi ripresa per i 2 film di Rob Zombie.Uniche trovate degne di nota per un film che non decolla mai:Rosenthal cerca la via di mezzo tra i momenti di suspence dilatati che contraddistinguevano "Halloween" e i tocchi slasher introdotti nell'era post-"Venerdì 13"(e che saranno la costante nei capitoli successivi)ma l'insieme è estremamente noioso e anche la violenza esplicita è prevalentemente contenuta(tra le poche cose degne di nota l'affogamento nell'acqua bollente che sembra omaggiare "Profondo Rosso").
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Il primo dei sequel del film di Carpenter(che scrive e co-produce con Debra Hill)riprende da dove il precedente finiva e introduce la parentela tra Laurie e mIchael che verrà poi ripresa per i 2 film di Rob Zombie.Uniche trovate degne di nota per un film che non decolla mai:Rosenthal cerca la via di mezzo tra i momenti di suspence dilatati che contraddistinguevano "Halloween" e i tocchi slasher introdotti nell'era post-"Venerdì 13"(e che saranno la costante nei capitoli successivi)ma l'insieme è estremamente noioso e anche la violenza esplicita è prevalentemente contenuta(tra le poche cose degne di nota l'affogamento nell'acqua bollente che sembra omaggiare "Profondo Rosso").La vicenda è forzata(il tutto si svolge in uno degli ospedali più deserti mai visti nella storia del cinema)e i personaggi sono ridotti a macchiette prive di spessore dalla stordita Laurie allo sproloquione Loomis fino allo stesso Michael,che da emblema del Male diventa un assassino qualunque.Ridicolo il confronto finale con il killer accecato.Anche se non come il precedente,l'incasso all'uscita l'ha fatto,ma rivisto oggi non potrebbe essere invecchiato peggio.In una delle scene iniziali alla tv si può vedere "La notte dei morti viventi".Doveva essere l'ultimo film della serie,ma Myers e Loomis torneranno solo da "Halloween 4",mentre Laurie riapparirà nel film del'98.
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alessandro catalano
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martedì 4 giugno 2002
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halloween ii - il signore della morte
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Michael Meyers, sopravvissuto ai proiettili sparati dal dottor Loomis, si mette alla ricerca di Laurie Strode, ricoverata in clinica per il forte shock subito. Per arrivare alla ragazza, il mostro dovrà far fuori tutto il personale dell'ospedale.
Seguito noioso e privo d'inventiva del film (1978) di John Carpenter. Tolto il tema musicale, del film originale rimane poco.
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