attiliocamiccia
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giovedì 28 giugno 2018
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tarantini non è uno specialista e si vede!
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Non era facile inserire la nostrana eversione nera (allora tristemente di moda e di attualità), con le sue trame oscure, nell'elementare (molto americano) contrasto etico tra il poliziotto in fondo ligio alle leggi (un po' alla Callaghan) e il bronsoniano giustiziere a tutti i costi (Silva in questo caso) ma forse peggiore maniera non si poteva trovare e peggiore ibridazione non si poteva ottenere. C'è tutto il deteriore repertorio di genere declinato malamente con una escalation sgangherata che porta ad una agognata e prevedibile catarsi finale da tragedia greca in salsa nostrana dal sapore di una sceneggiata partenopea con relativo drammone sentimentale. Non ci facciamo mancare poi la retorica del contrasto giustizia - dovere che chiude il sipario sul tesserino stracciato del commissario protagonista vittima del sistema e aguzzino dell'amico.
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Non era facile inserire la nostrana eversione nera (allora tristemente di moda e di attualità), con le sue trame oscure, nell'elementare (molto americano) contrasto etico tra il poliziotto in fondo ligio alle leggi (un po' alla Callaghan) e il bronsoniano giustiziere a tutti i costi (Silva in questo caso) ma forse peggiore maniera non si poteva trovare e peggiore ibridazione non si poteva ottenere. C'è tutto il deteriore repertorio di genere declinato malamente con una escalation sgangherata che porta ad una agognata e prevedibile catarsi finale da tragedia greca in salsa nostrana dal sapore di una sceneggiata partenopea con relativo drammone sentimentale. Non ci facciamo mancare poi la retorica del contrasto giustizia - dovere che chiude il sipario sul tesserino stracciato del commissario protagonista vittima del sistema e aguzzino dell'amico.
La recitazione anche di attori tutto sommato decenti (a parte Silva che è praticamente una maschera teatrale fissa in una delle sue peggiori prove) viene sistematicamente schiacciata da una sceneggiatura sciatta che non riesce a caratterizzare i personaggi in nessun modo. La fotografia mediocre non aiuta a risollevare le sorti di uno dei peggiori poliziotteschi italiani anni '70 che cerca botteghino affidandosi ad un titolo che non c'entra niente. La violenza c'è ma è gratuita e non delle forze dell'ordine. Le sequenze di lotta sono fatte di colpi telefonati e di rumori sproporzionati con effetti quasi comici; sono inserite scene che scivolano incongruentemente nel surreale dove donnette e vecchietti prendono a calci e borsettate criminali della peggior specie e tutto pretestuosamente capita al protagonista in successione impressionantemente rapida. Se qualcosa si salva in questo film sono le scene di inseguimento ben girate e la bellezza della Dionisio venticinquenne a tratti nuda che non lascia spazio a discussioni. Tarantini non è uno specialista di polizieschi... e si vede!
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fedeleto
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lunedì 13 febbraio 2012
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il poliziotto giusto,e il maggiore vendicatore
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Un maggiore die paracadusti viene trasferito a Roma per non metterlo in condizione di indagare su alcun a cose.Arrivato nella capitale salvera' un bambino da un tentato rapimento,ma poco dopo verra' brutalmente pestato.Un polizioto l'aiutera' a scoprire cosa c'e' sotto tutto questo e chi sono le persone con cui lavora che fanno il doppio gioco(poiche' si servono di un modello di mitra in dotazione dal suo reparto gli stessi delinquenti che lo hanno picchiato selvaggiamente).In realta' c'e' sotto un industriale che con un colpo di stato vuole capovolgere lo stato.Ma appena la giovane ragazza del maggiore morira' in un attentato,allora iniziera' lo spargimento di sangue,e l'ultimo confronto con il maggiore e il poliziotto.
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Un maggiore die paracadusti viene trasferito a Roma per non metterlo in condizione di indagare su alcun a cose.Arrivato nella capitale salvera' un bambino da un tentato rapimento,ma poco dopo verra' brutalmente pestato.Un polizioto l'aiutera' a scoprire cosa c'e' sotto tutto questo e chi sono le persone con cui lavora che fanno il doppio gioco(poiche' si servono di un modello di mitra in dotazione dal suo reparto gli stessi delinquenti che lo hanno picchiato selvaggiamente).In realta' c'e' sotto un industriale che con un colpo di stato vuole capovolgere lo stato.Ma appena la giovane ragazza del maggiore morira' in un attentato,allora iniziera' lo spargimento di sangue,e l'ultimo confronto con il maggiore e il poliziotto.Michela Massimo Tarantini(la liceale,sette ore di violenza per una soluzione imprevista),dirige una pellicola dove la sceneggiatura e' scritta da quattro persone compreso lui(adriano belli,franco ferrini,sauro scavolini,e michele massimo tarantini),e infatti l'eterogenita' della storia non manca,e il film abbonda con le scene d'azione e di violenza dalla stupro della bella Silvia Dioniso,al linciaggio dei due motociclisti che rubano la borsetta ad una donna e poi vengono massacrati dal popolo infuriato.Ma ad ogni modo la coppia Silva-Sabato funziona.Brutale e cinico, del resto questi sono gli ingredienti degli anni 70.
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