samanta
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lunedì 24 febbraio 2020
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una governante eccezionale
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il film del 1951 in bianconero è diretto dal Mitchel Leisen un discreto artigiano di Hollywood nel periodo 1933- 1960, ebbe una nomination all'Oscar come miglior film per La porta d'oro, ma fu anche scenografo (ebbe una nomination all'Oscar per Dinamite) e aiuto regista, lavorando molto per Cecil B. DeMille.
La trama: Val McNully (John Lund) impiegato di un certo livello in una grossa società, salvo da un auto in bilico su un burrone Maggie (Gene Tierney) ragazza dell'alta società lasciata in quella posizione dal suo ragazzo ubriaco George (James Lorimer) figlio del titolare della società in cui lavora Val che si innamora della ragazza.
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il film del 1951 in bianconero è diretto dal Mitchel Leisen un discreto artigiano di Hollywood nel periodo 1933- 1960, ebbe una nomination all'Oscar come miglior film per La porta d'oro, ma fu anche scenografo (ebbe una nomination all'Oscar per Dinamite) e aiuto regista, lavorando molto per Cecil B. DeMille.
La trama: Val McNully (John Lund) impiegato di un certo livello in una grossa società, salvo da un auto in bilico su un burrone Maggie (Gene Tierney) ragazza dell'alta società lasciata in quella posizione dal suo ragazzo ubriaco George (James Lorimer) figlio del titolare della società in cui lavora Val che si innamora della ragazza. Ricambiato nell'amore i due decidono di sposarsi. Contemporaneamente in un altro Stato lontano la madre di Val, Ellen (Thelma Ritter) chiude il suo bar per difficoltà economiche, raggiunge il figlio che l'ha invitata al matrimonio, ma vergognandosi non si presenta alle nozze e trova dei lavori saltuari. Al ritorno della luna di miele Maggie è in difficoltà per mandare avanti la casa e mette un annuncio economico per cercare una governante. per un equivoco si presenta la madre di Val che non rivela alla sposina la sua identità e decide di restare per dare una mano alla copia di sposini, rivelandosi un'ottima governante che mette in ordine la casa e cucina in modo egregio. Ovviamente il figlio non ha il coraggio di dire la verità alla moglie e gli equivoci abbondano, anche perché arriva e si installa nella casa la terribile madre di Maggie, Fran (Miriam Hopkins attrice che ebbe un certo successo, considerata la rivale di Bette Davis e che aveva un pessimo carttere), che mette discordia nella coppia che entra in crisi , ma Ellen mette le cose a posto e non solo Val e Maggie ritornano più innamorati di prima, ma Ellen conquista anche l'amore del padre di George.
Il film è una cosiddetta commedia degli equivoci, il film è gradevole, scorre con piacevolezza, le battute e i dialoghi sono divertenti, si sorride e in certe momenti anche si ride, ma soprattutto si avvale di un'ottima recitazione, in primis di Thelma Ritter e di Gene Tierney. Thelma Ritter è stata un'ottima attrice e caratterista del cinema del periodo d'oro di Hollywood, ebbe ben 6 nomination all'Oscar (tra cui: Eva contro Eva, La madre dello sposo, Il letto racconta) tutti la ricordano per la parte di Stella la fisioterapista di James Stewart ne La finestra sul cortile, in questo film emerge con evidenza la sua notevole verve comica. L'altra protagonista è Gene Tierney una delle migliori attrici di quel periodo di Hollywoood (Femmina folle, Vertigine ( Laura), il Fantasma e la signora Muir, La mano sinistra di Dio) capace di parti altamente drammatiche, ma anche come in questo caso di una parte brillante recitata con sicurezza e abilità, considerata la più bella attrice dellla cinematografia americana. Merita anche un elogio John Lund che buon attore partecipò come protagonista anche a film importanti (Scandalo Internazionale di Billy Wilder, Alta società in cui fa il promesso sposo di Grace Kelly) ma che non riuscì mai a decollare effettivamente, tanto che nel 1962 abbandonò il cinema per dedicarsi con successo agli affari. I costumi di Gene Tierney molto belli sono di Oleg Cassini in allora marito dell'attrice.
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darkglobe
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mercoledì 20 dicembre 2017
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una buona e rara commedia di leisen
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Commedia di Mitchell Leisen (il regista più odiato da Wilder, dato il modo in cui tarpava le sue sceneggiature).
Il giovane laureato in carriera Val McNulty (John Lund) lavora come impiegato di concetto nella fabbrica di macchine utensili del ricco Kalinger (Larry Keating) e conosce Maggie (Gene Tierney), figlia di un ambasciatore. I due in breve tempo decidono di sposarsi, tra il disappunto della altezzosa e snob madre di lei, Fran (Miriam Hopkins) informata del fatto in vacanza a Venezia, quello della collega Betsy (Jan Sterling) che ha per Val un debole e quello di Kalinger figlio (James Lorimer), un ubriacone che si era già proposto in sposo alla bella Maggie e che non perderà occasione per ostacolare la coppia.
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Commedia di Mitchell Leisen (il regista più odiato da Wilder, dato il modo in cui tarpava le sue sceneggiature).
Il giovane laureato in carriera Val McNulty (John Lund) lavora come impiegato di concetto nella fabbrica di macchine utensili del ricco Kalinger (Larry Keating) e conosce Maggie (Gene Tierney), figlia di un ambasciatore. I due in breve tempo decidono di sposarsi, tra il disappunto della altezzosa e snob madre di lei, Fran (Miriam Hopkins) informata del fatto in vacanza a Venezia, quello della collega Betsy (Jan Sterling) che ha per Val un debole e quello di Kalinger figlio (James Lorimer), un ubriacone che si era già proposto in sposo alla bella Maggie e che non perderà occasione per ostacolare la coppia.
Nel frattempo Ellen (Thelma Ritter), madre di Val, lascia per debiti ila bottega dove vende hamburger, per raggiungere il figlio, che cerca di mascherare a tutti la umile origine familiare, ma viene poi erroneamente scambiata per una cuoca proprio da Maggie e si fa a quel punto assumere per darle una mano nei preparativi culinari per la festa post nuziale a cui sono invitati anche i Kalinger. La situazione si complica quando a casa dei due sposini si presenta a vivere anche la madre di Maggie.
In questo film si ironizza sulle differenze tra classi sociali, un tema su cui un regista come La Cava qualche decennio precedente aveva costruito la propria carriera cinematografica. Ma con Leisen ovviamente si respira l'aria dei grandi registi della commedia americana, pur se con quella certa riluttanza a spingersi oltre il confine dell'irriverenza propri di un Lubitsch o appunto di un Wilder.
Il ritmo è comunque buono, condito da un inanellarsi continuo di fatti nuovi e complicazioni varie e da una certa ironia velatamente amara.
Molto brava sia l'avvenente Tierney che Thelma Ritter, la quale, quando presente, domina la scena svolgendo il ruolo della donna saggia che, in virtù delle sue umili origini, tratta in maniera diretta e schietta un po' tutti, compreso il ricco Kalinger che proprio per questo ne rimane addirittura colpito.
Una commedia in sintesi assolutamente gradevole che sembra resistere egregiamente al tempo.
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