Trasposizione cinematografica del 1935 di Delitto e castigo in cui il regista Josef von Sternberg e lo sceneggiatore Joseph Anthony si sono mantenuti piuttosto fedeli alla trama del romanzo di Dostoevskij eccetto che per l’omissione di un ulteriore omicidio rispetto a quello della vecchia usuraia commesso dal protagonista del libro Raskolnikov e non dall’omonimo personaggio del film interpretato magistralmente da quel Peter Lorre che passerà alla storia del cinema come il mostro di Dusseldorf di Lang. La recitazione è ancora quella tipica del cinema muto da poco passato al sonoro, un po’ eccessiva nella gestualità e nelle espressioni facciali ed assecondata peraltro dai frequenti primi piani di un regista che ha iniziato la sua carriera ed avuto il suo primo successo proprio nel periodo del muto con Le notti di Chicago, uno dei primi gangster movie che ha influenzato anche questo Crime and Punishment in cui il protagonista che ha come modello Napoleone assume spesso pose che lo fanno assomigliare più che a un brillante studente di legge a un criminale dei bassifondi.