vepra81
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domenica 11 marzo 2018
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la macchina da presa per la laurea
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Vedere questo film mi rimanda ai tempi in cui ero giudice dei cine festival. Vedere tanti film e dare una opinione. Piccoli cortometraggi uniti uno dopo l'altro per fare un unico film. Mi sembra di vedere un pò le tesi dei ragazzi che hanno firmato questo film. Devo dire che a parte il primo episiodio del Gral, gli altri sono sembrati lenti e noiosi. Una trama vista e rivista mille volte. L'idea dei tanti film era bella, ma si poteva migliorare davvero. La voce in radio non mi ha trasmesso alcuna emozione.
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lauradurban
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martedì 22 agosto 2017
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classico cinema italiano contemporaneo
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Quanti film Italiani usciti negli ultimi 10 anni trattano il tema della precarietà del lavoro? Tanti, forse troppi. Forse se questo film fosse uscito 10 anni fa, la mia impressione sarebbe stata differente e magari sarei riuscita ad apprezzarlo di più. Nonostante alcune delle storie raccontate siano originali e divertenti, ho avuto l'impressione di rivedere un trito di pezzi di film già visti, senza alcuna originalità di trama nè tantomeno registica che in Italia è cosa più unica che rara. Forse sarebbero stati più godibili come corti e basta, senza il bisogno di comprimerli in un'unica lunga e a tratti noiosetta pellicola.
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thunderball
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venerdì 4 novembre 2016
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in bici senza sella...
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Il titolo del film si presta molto bene al classico sottinteso che vuole significare differenti cose nella lingua italiana: prendere buggerature, essere stupidi, non essere attenti nella vita e via dicendo. Guarda caso chi incorre in queste situazioni volente o nolente è in particolare una specifica categoria di persone che da sempre è stata messa in ridicolo dalla maggior parte della società, anche se solo ultimamente sembra non essere più tanto così. Io credo che sia compito dei mass media oltre che della scuola e delle istituzioni in genere, evitare espressioni fuorvianti di questo tipo, non tanto e non solo perché certi individui siano da considerare intoccabili ( per carità), ma perché credo che il rispetto per gli esseri umani parta anche dalle piccole cose come lo stesso linguaggio, che se apparentemente può sembrare scherzoso o ironico, molto spesso non lo è affatto, anzi risulta particolarmente sgradevole.
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Il titolo del film si presta molto bene al classico sottinteso che vuole significare differenti cose nella lingua italiana: prendere buggerature, essere stupidi, non essere attenti nella vita e via dicendo. Guarda caso chi incorre in queste situazioni volente o nolente è in particolare una specifica categoria di persone che da sempre è stata messa in ridicolo dalla maggior parte della società, anche se solo ultimamente sembra non essere più tanto così. Io credo che sia compito dei mass media oltre che della scuola e delle istituzioni in genere, evitare espressioni fuorvianti di questo tipo, non tanto e non solo perché certi individui siano da considerare intoccabili ( per carità), ma perché credo che il rispetto per gli esseri umani parta anche dalle piccole cose come lo stesso linguaggio, che se apparentemente può sembrare scherzoso o ironico, molto spesso non lo è affatto, anzi risulta particolarmente sgradevole. Grazie.
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