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mercoledì 27 dicembre 2023
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un cast stellare...ambientazioni filologiche e zeffirelliane
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Si anch'io dissento colla criticabufficiale...il film è di ottima levatura e si gioca benissimo la carta del realismo e del verismo con ambientazioni scemiche curate e filologiche, un'arte scenica zeffirelliana, ...forse pecca un po' nei costumi, ma le r8vostruzioni delle parate e sfilate sono impeccabili. Liotti è eccezionale ed inarrivabile...Pilar è l'autentica madrina della pellicola
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elgatoloco
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lunedì 5 aprile 2021
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benissimo vicente aranda
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"Juana La Loca"(Vicente Aranda, anche sceneggiatore con Aontonio Larreta, dal dramma teatrale di Manuel Tamayo y Bus"La locura de amor", 2001)narra di Juna de Castilla, detta "la Loca", sposa promessa di Felipe, future re, considerata(siamo nel 1500)"loca"perché troppo innamorata di Felipe, dove un matrimonio combinato sembra diventare d'amore, ma lo è solo da parte di Juana , non di Felipe, che la tradisce"vergognosamente". Verrà rinchiusa nella torre destinata a tale scopo(follia dei regnanti e soprattutto delle donne spose di re e JUna sarà madre di Carlos V, l'imperatore...), nonostante il fatto che ella possa esibire validi argomenti a sua doscolpa, ma consiglieri e altri non volgiono intender ragione.
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"Juana La Loca"(Vicente Aranda, anche sceneggiatore con Aontonio Larreta, dal dramma teatrale di Manuel Tamayo y Bus"La locura de amor", 2001)narra di Juna de Castilla, detta "la Loca", sposa promessa di Felipe, future re, considerata(siamo nel 1500)"loca"perché troppo innamorata di Felipe, dove un matrimonio combinato sembra diventare d'amore, ma lo è solo da parte di Juana , non di Felipe, che la tradisce"vergognosamente". Verrà rinchiusa nella torre destinata a tale scopo(follia dei regnanti e soprattutto delle donne spose di re e JUna sarà madre di Carlos V, l'imperatore...), nonostante il fatto che ella possa esibire validi argomenti a sua doscolpa, ma consiglieri e altri non volgiono intender ragione....Film sulla ragione di Stato, che schiaccia sentimenti e disposizioni d'animo sincere,mai cedendo alla volontà delle singole persone , film, ancora(come la pièce teatrale da cui è tratta)sul ruolo minimo delle donne nel Siglo de Oro della letteratura e del teatro spangoli, dove però, come negli altri paesi mediterranei, il"machismo"era totale, ossia l'uomo poteva fare quel che voleva, mentre la donna era soggetta, anche se principessa e poi regina a ogni possibile censura e limitazione delle alibertà. Un film cupo , intelligentemente, anche nella sceneografia, fortemente legato alla bravura delle e degli interpreti, dove , oltre a Pilar Lopez de Ayala, che è "la loca"Juana, emergono, tra le(gli altri, anche Daniele Lotti nei pannni di Felipe, persino Manuela Arcuri quale bella amante di Felipe, Giuliano GemmaIin una delle sue ultime inteprretazioni)quale consigliere reglae. UN ottimo film storico, che guarda(e l'originae teatrale non viene, giustamente, mai negata anzi messa in risalto)alla drammaturgia psicologica, in particolare sul versante femminile, che sa rilevare quanto è da mettere in risaltor, che guarda intelligenemte anche al contesto storico. Le musiche di Joé Nieto si inseriscono molto bene nella vicenda,anzi ne danno interamente lo spessore, senza perdersi in divagazioni o in inutili prolugament-variazioni sul tema, guardando invece al"sodo"drammaturgico e storico, dove anche dante e esibizioni sono ben calibrate, sempre con particolare attenzione a ciò che si deve far vedere d dunque vedere e anche l'erotismo è en funzionale alla stroia e al dramma della donna JUana. Anche una riflessione, ma qui si andrebbe forse"oltre", sulla follia e su come essa sia invece un modo per sanzionare chi non si adatta a"menzogne e viltà"confrormistiche, come avevanoi messo in luce a suo tempo tutti gli autori dell'anti.e dell'apsichiatria, fino a Thomas Szsz e a Giorgio Antonucci, ma anche oltre l'ambito psichiatrico si era già capito forse dal'antichità in poi, senza che tali riflessioni, per paura, venissero mai esplictiate in modo bastevole. Un film che dimostra ancora una volta come in Europa la cinemtatografia trainante sia oggi quella iberica. . El Gato
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cinefila9
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venerdì 9 luglio 2010
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ottimo film
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Mi dispiace ma sono totalmente in disaccordo con il recensor e ufficiale qua, Pino Vattelapesca. Il film non ha certamente uno spessore storico rilevante, ma Pilar López de Ayala ha interpretato magistralmente il ruolo della regina di Castiglia. Inoltre direi che è stata resa giustizia al personaggio, storicamente parlando, in quanto la pellicola lascia chiaramente intendere l'ingiustizia dell'appellativo "pazza". Mi rammarico del fatto che il regista abbia ricorso a un attrice non particolarmente brillante come Manuela Arcuri, e che nonostante l'eloquenza degli sguardi di Daniele Liotti, egli non sia stato pienamente capace di rappresentare ottimamente lo spessore psicologico del suo personaggio.
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Mi dispiace ma sono totalmente in disaccordo con il recensor e ufficiale qua, Pino Vattelapesca. Il film non ha certamente uno spessore storico rilevante, ma Pilar López de Ayala ha interpretato magistralmente il ruolo della regina di Castiglia. Inoltre direi che è stata resa giustizia al personaggio, storicamente parlando, in quanto la pellicola lascia chiaramente intendere l'ingiustizia dell'appellativo "pazza". Mi rammarico del fatto che il regista abbia ricorso a un attrice non particolarmente brillante come Manuela Arcuri, e che nonostante l'eloquenza degli sguardi di Daniele Liotti, egli non sia stato pienamente capace di rappresentare ottimamente lo spessore psicologico del suo personaggio. Per il resto, consiglio caldamente la visione del film in lingua spagnola (originale), in quanto i doppiatori scelti per la versione italiana, hanno reso un film meritevole del premio Goya, appena decente.
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sara
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sabato 30 agosto 2008
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interessante
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Mi è piaciuto,è davvero una bella vicenda quella di giovanna la pazza,mi intriga questa sua ossessione per il suo amore...
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deianira
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mercoledì 5 marzo 2008
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impegnativo
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Lungo e decisamente impegnativo, ma di gran classe e valore... Perchè d'amore si può impazzire...
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antinea
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venerdì 24 agosto 2007
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storico?
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Il regista lo definisce un film di genere storico. Forse, la vera storia su Giovanna di Castiglia andrebbe più approfondita e dovrebbe esserle resa giustizia, quella che non ha avuto quando era in vita.
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