Jack Frost

"Jack Frost"(Troy Miller, screenplay di  Mark Steven Johnson,  bel film, non solo "natalizio"del 1998), oltre a riprendere e sviluppare in modo originale la storia del mito di Jack Frost, nella forma del musiicista rock,morto durante il periodo natalizio in un incidente stradale, mentre finakmente cercava di raggiungere la famiglia(moglie e figlio di  10 anni), altrimenti trascurataa per impegni professionali, che un anno , nel Natale successivo,  torna  a "reincarnarsi"in un pupazzo di neve(Jack  Frost, appunto)contattando finalmente il figlio e poi anche la giovane moglie, qausi un exemplum anche pedagogico, ha purtroppo un elemento che ritengo"delterio": la fissazione, veery yankee, per lo sport e in specifico per l'hockey, che negli States sembra assurto a cartina di tornasole di tutte le vrirtu'civiche e non(forse anche in preparazione dei continui interventi"a difesa della democrazia"che l'imperialismo USA prepara contnianemtne-ne finisce uno, ben presto se ne prepara un altro. [+]

"Jack Frost"(Troy Miller, screenplay di  Mark Steven Johnson,  bel film, non solo "natalizio"del 1998), oltre a riprendere e sviluppare in modo originale la storia del mito di Jack Frost, nella forma del musiicista rock,morto durante il periodo natalizio in un incidente stradale, mentre finakmente cercava di raggiungere la famiglia(moglie e figlio di  10 anni), altrimenti trascurataa per impegni professionali, che un anno , nel Natale successivo,  torna  a "reincarnarsi"in un pupazzo di neve(Jack  Frost, appunto)contattando finalmente il figlio e poi anche la giovane moglie, qausi un exemplum anche pedagogico, ha purtroppo un elemento che ritengo"delterio": la fissazione, veery yankee, per lo sport e in specifico per l'hockey, che negli States sembra assurto a cartina di tornasole di tutte le vrirtu'civiche e non(forse anche in preparazione dei continui interventi"a difesa della democrazia"che l'imperialismo USA prepara contnianemtne-ne finisce uno, ben presto se ne prepara un altro...). A questo proposito cito da Antonio Machado, "Jaun de Mairena.  Sentencias , donaires, apuntes y recuerdos de un profesor apocrifo", 1936 dove questo presunto prof di retorica/nom de plume dello  stesso grande poeta) che in realta sarebbe stato ordinario di ginnastica, afferma"Sono stato sempre nemico di cio'che chiamiamo, con definizione aRTIFICIOSA QUANTO ASSURDA'"EDUCAZIONE FISICA".  Ancoira: "per creare forme di vita salutari che ci accompagnino tutta la vita non e'peggiore via che quela  della ginnastica e degli sports che sono esericzi meccanizzati,  in certo senso astratti, staccati dalla vita aniale uanto da quella cittadina..."(Mahcado, testo cirt., Madrid, Cla'sico Castalia, 1971, pag.96). Prendere o lasciare, certo, ma non e'l'ultimo prila ad affermarlo e quindi quantomeno bisogna confrontarsi con quanto qui afferma Machado. Al di la'di cio'il film e'aucto, intelligente, caapce ci cogliere i problemi di una madre rimasta sola con un figlio in rapida crescita sorpattuttto intellettuale e"spirituale":     Eugen [-]

Un classico film di Natale che ogni anno è sempre bello rivedere!
Una storia commovente!!!

"Jack Frost"(Troy Miller, sceneggiatura di Mark Steven Johnson, 1998)racconta di un incidente di macchina nel quale muore, in una tormenta di nveve, il musicista blues-rock Jack Frost , che per le vacanze di Natale, vuole tornare a casa rinunciando a un lucroso co ntratto di una casa discografica. "Ben presto", o meglio un anno dopo il fatto, il figlio dodicenne costruisce un pupazzo di neve(negli States o meglio nelle regioni climaticamente "molto natalizie"questo è un rituale vero e proprio), che ben presto inizia a parlare, dato che in esso si trova l'anima del defunto papà, il citato musicista.  Ben presto, dopo un iniziale sconcerrto, il bambino si abitua alla situazione, riacquistando il rapporto con il padre, una volta bloccato dal fatto che questi era sempre impegnato in tournèes varie. [+]

"Jack Frost"(Troy Miller, sceneggiatura di Mark Steven Johnson, 1998)racconta di un incidente di macchina nel quale muore, in una tormenta di nveve, il musicista blues-rock Jack Frost , che per le vacanze di Natale, vuole tornare a casa rinunciando a un lucroso co ntratto di una casa discografica. "Ben presto", o meglio un anno dopo il fatto, il figlio dodicenne costruisce un pupazzo di neve(negli States o meglio nelle regioni climaticamente "molto natalizie"questo è un rituale vero e proprio), che ben presto inizia a parlare, dato che in esso si trova l'anima del defunto papà, il citato musicista.  Ben presto, dopo un iniziale sconcerrto, il bambino si abitua alla situazione, riacquistando il rapporto con il padre, una volta bloccato dal fatto che questi era sempre impegnato in tournèes varie.   Il padre-pupazzo di neve lo difende da chi lo deride, sototponendolo a una vera tortura(un  compagno di scuola che non avevaa mai conosciuto il proprio padre), finché torna in cielo, dopo essersi accomitatato dall'adorata moglie e dal sempre adorato figlio.  Certo, un film retorico.pedagogico(alla regia doveva esserci Sam Raimi, che poi aveva rinunciato alla direzione del film, per motivi non chiari), che esamina vari temi, legati alle grandi distanze negli stati degli USA, ai rituali degli stessi, al mondo della musica, a quanto definiamo"Stolkeraggio"etc. , ma in complesso il film è decisamente sopportabile, con qualche momnento anche"Poetico", volendo. Certo la situazione di fondo non è per nulla nuova, rimane il pesante condizionamento che fa in modo che tutto sia molto"velato"e"nascosto.idilliaco", che manchi il passaggio, anche traumatico, tra una dimensione e l'alta.  Bravo Michael Keaton, brava Kalley Preston e naturalmente Joseph Cross, l'enfant prodige dell'epoca, oggi più che trentenne(trentacinquenne), in un film"ben confezionato", che lascia vari interrogativi, in quanto con la direzione di Raimi avrebbe certamente conosciuto sviluppi diversi. Ma era certo funzionale a un modello pedagogico e più ampiamente"politico", che in quegli anni di fine MIllennio si stava realizzando, senza riscuire a realizzarsi in pieno, anzi rimanendo "monco"proprio anche per quanto riguarda la soluzione dle problema"bullismo", dove recenti espisodi di  cronaca dimostrano il non funzionamento del tutto.   El  Gato [-]

Fiaba pedagogica, questo"Jack Frost"(1998)di Troy Miller, dove talora l'aspetto pedagogico ha un ruolo debordante, francamente, ma l'assunto di fondo, quello del papà morto che torna sotto le sembianze di un pupazzo di neve, che forse avrà fatto arrabbiare i parrucconi cattolici("Reincarnazione? No, la teologia dogmatica la proibisce"")ha comunque un significato profondo, per la rielaborazione del lutto, svolegendosi la vicenda, tra l''altro, a Natale, dunque in un periodo "tòpico"dell'anno.  Carino, colorato, tipicamente anni Novanta(con la caduta nella battuta: "Bisogna dare a tutti una seconda opportunità", roba very american style, ma del peggiore, di quello più legato alla tradizione clintoniana, da"Ulivo Mondiale"(erano gli anni in cui la vague "ulivista"dominava, insieme al presidente della"Camera orale". [+]

Fiaba pedagogica, questo"Jack Frost"(1998)di Troy Miller, dove talora l'aspetto pedagogico ha un ruolo debordante, francamente, ma l'assunto di fondo, quello del papà morto che torna sotto le sembianze di un pupazzo di neve, che forse avrà fatto arrabbiare i parrucconi cattolici("Reincarnazione? No, la teologia dogmatica la proibisce"")ha comunque un significato profondo, per la rielaborazione del lutto, svolegendosi la vicenda, tra l''altro, a Natale, dunque in un periodo "tòpico"dell'anno.  Carino, colorato, tipicamente anni Novanta(con la caduta nella battuta: "Bisogna dare a tutti una seconda opportunità", roba very american style, ma del peggiore, di quello più legato alla tradizione clintoniana, da"Ulivo Mondiale"(erano gli anni in cui la vague "ulivista"dominava, insieme al presidente della"Camera orale"....), dunque nel bene e nel male, "Jack Frost"è comunque un film piacevole, anche"consolante"(bisognerò pur apprezzare ciò in un mondo sempre più atomistizzato, dove ogni individuo è una monade a sé stante, nonostante la retorica-anche quella"ulivista"-della solidarietà e del volontariato, che spesso riescono ad essere solo dei tappabuchi o, nel caso migliore, una piccola lampada che illumina percorsi di vita bui e terribili). Film che a Natale, ancora vent'anni dopo, le TV ripropongono, per un"remember"quasi inevitabile... Anni 90', dicevo, con Michael Keaton papà affettuoso e "familista"(anche se per impegni come musicista non riesce a seguire le prove sportive del figlio undicenne)che antepone a un sicuro contratto da rockettaro il Natale con la famiglia, una Kelly Preston che per molti sarà affascinante, ma è poca cosa, ma al posto giusto. Insomma un film"così così", volendo, ma"pieno di presentimenti", per dirla con Cochi e Renato dei tempi andati, con una forte carica cromatica, anche legata alla celebrazione del Natale e all'inverno, dove il nome è fortemente emblematico, dato che"frost"vale"gelo", "Brina".Apprezzabile anche il montaggio,     El  Gato.  [-]

Si vede proprio che non sapete riconoscere quali sono i capolavori di tutto il cinema...con tutto rispetto fatevi una cultura! Questa è la mio opinione! E' da 5 stelle questo film, che neanche la parola capolavoro può descrivere!

un film carino ma niente di più da vedere una volta sola nella propria vita. Se si vuole vedere un film simpatico giusto per passare la serata,ecco vi sconsiglio jack frost.

Jack Frost (Michael Keaton), musicista blues di grande talento, si occupa troppo del suo lavoro trascurando la moglie (Kelly Preston) e il giovane figlio. Jack[+]

Jack Frost (Michael Keaton), musicista blues di grande talento, si occupa troppo del suo lavoro trascurando la moglie (Kelly Preston) e il giovane figlio. Jack mentre sta raggiungendo la famiglia per Natale muore tragicamente in un incidente d'auto. È un vuoto incolmabile quello che si para dinanzi alla moglie Gaby e al figlio Charlie. Una armonica magia gli dà un'altra possibilità per riparare a certe piccole mancanze e dimostrare ai suoi cari tutto il suo amore. Reincarnatosi nei panni goffi di un pupazzo di neve, Jack aiuta il figlio ad affrontare e superare le prime difficoltà della vita. [-]

E' stato un film che mi è piaciuto molto..anche commovente alla fine...Un Bel Film!!!

QUESTO FILM E'INDICATO PER TUTTI QUELLI CHE VOGLIONO VIVERE UNA FAVOLA NATALIZIA MA CON INTELLIGENZA!

GUARDABILE CON TUTTA LA FAMIGLIA MEGLIO DI UN CANE PER AMICO