enzo70
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mercoledì 30 dicembre 2020
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un verdone inedito
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Il Verdone di perdiamoci di vista è diverso dal Carlo nazionale al quale siamo abituati. Gepy Fuxas è un presentatore cinico, spietato, alla ricerca dell’audience a tutti i costi, insensibile a tutto e a tutti, tranne che ai dati dell’Auditel. Ma nel corso di una puntata del suo programma dedicato, al solito, al dolore una giovane ragazza disabile, Arianna, ne mette a nudo i difetti, i limiti umani e, indirettamente, la meschinità. La figuraccia in diretta fa perdere il lavoro a Gepy che, intanto, inizia un complicato rapporto di amicizia con Arianna che gli consente di capire il significato della vita vera, oltre lo schermo. Con intelligenti spunti di riflessione collettiva sui problemi concreti dei disabili.
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Il Verdone di perdiamoci di vista è diverso dal Carlo nazionale al quale siamo abituati. Gepy Fuxas è un presentatore cinico, spietato, alla ricerca dell’audience a tutti i costi, insensibile a tutto e a tutti, tranne che ai dati dell’Auditel. Ma nel corso di una puntata del suo programma dedicato, al solito, al dolore una giovane ragazza disabile, Arianna, ne mette a nudo i difetti, i limiti umani e, indirettamente, la meschinità. La figuraccia in diretta fa perdere il lavoro a Gepy che, intanto, inizia un complicato rapporto di amicizia con Arianna che gli consente di capire il significato della vita vera, oltre lo schermo. Con intelligenti spunti di riflessione collettiva sui problemi concreti dei disabili. Non si ride, e raramente si sorride. Ma è un film che vale, comunque, la pena di vedere.
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lucascialo
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venerdì 5 ottobre 2018
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superare i pregiudizi
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Gepi Fuxsas è un conduttore molto popolare, che per avere qualche punto di share in più recluta ospiti con casi umani e utilizza stratagemmi per drammatizzare ancora di più le loro storie. Nel corso di una puntata, però, una ragazza del pubblico paralitica lo contesta. E lui non riesce a tenergli adeguatamente testa, finendo per peggiorare la situazione e perdere il suo programma. Il conflitto tra i due finirà però per tramutarsi in amicizia e forse qualcosa di più. Carlo Verdone con questa pellicola affronta un tema sociale delicato come quello della disabilità e degli stereotipi intorno ad essa. Ma anche il degrado televisivo che ad inizio anni '90 era solo agli inizi. La storia tra i due finisce in maniera scontata (sarebbe stato più bello se i due si fossero davvero persi di vista), mentre non manca qualche consueto momento di ilarità, sebbene più raro rispetto al solito canovaccio verdoniano.
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Gepi Fuxsas è un conduttore molto popolare, che per avere qualche punto di share in più recluta ospiti con casi umani e utilizza stratagemmi per drammatizzare ancora di più le loro storie. Nel corso di una puntata, però, una ragazza del pubblico paralitica lo contesta. E lui non riesce a tenergli adeguatamente testa, finendo per peggiorare la situazione e perdere il suo programma. Il conflitto tra i due finirà però per tramutarsi in amicizia e forse qualcosa di più. Carlo Verdone con questa pellicola affronta un tema sociale delicato come quello della disabilità e degli stereotipi intorno ad essa. Ma anche il degrado televisivo che ad inizio anni '90 era solo agli inizi. La storia tra i due finisce in maniera scontata (sarebbe stato più bello se i due si fossero davvero persi di vista), mentre non manca qualche consueto momento di ilarità, sebbene più raro rispetto al solito canovaccio verdoniano. Ottima interpretazione di Asia Argento, nel ruolo della disabile. Probabilmente la migliore della sua carriera.
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great steven
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venerdì 9 gennaio 2015
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un'opera gradevole centrata sul tema dell'handicap
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PERDIAMOCI DI VISTA! (IT, 1994) diretto da CARLO VERDONE. Interpretato da CARLO VERDONE, ASIA ARGENTO, ALDO MACCIONE, SONIA GESSNER, LUIS MOLTENI
Gepy Fuxas è un cinico presentatore televisivo che conduce un programma che sfrutta le disgrazie delle povere persone per fare audience, infischiandosene delle norme sulla privacy e lucrando sulle disgrazie umane. In una puntata è svergognato e provocato in diretta televisiva da Arianna, giovane paraplegica ribelle, e perde il posto per il suo comportamento irrispettoso verso di lei. Ma tra i due fiorisce a poco a poco un rapporto di amicizia amorosa, che giova soprattutto a Gepy, forse migliore di quel che sembra o di come il mestiere lo costringeva ad essere.
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PERDIAMOCI DI VISTA! (IT, 1994) diretto da CARLO VERDONE. Interpretato da CARLO VERDONE, ASIA ARGENTO, ALDO MACCIONE, SONIA GESSNER, LUIS MOLTENI
Gepy Fuxas è un cinico presentatore televisivo che conduce un programma che sfrutta le disgrazie delle povere persone per fare audience, infischiandosene delle norme sulla privacy e lucrando sulle disgrazie umane. In una puntata è svergognato e provocato in diretta televisiva da Arianna, giovane paraplegica ribelle, e perde il posto per il suo comportamento irrispettoso verso di lei. Ma tra i due fiorisce a poco a poco un rapporto di amicizia amorosa, che giova soprattutto a Gepy, forse migliore di quel che sembra o di come il mestiere lo costringeva ad essere. Il conduttore capirà molte cose sulla vita di una persona costretta su una sedia a rotelle e allargherà il proprio bagaglio di sentimenti, arrivando addirittura a salvare la vita ad Arianna durante una gita in Repubblica Ceca. Tredicesimo film di Verdone nell’abituale duplice veste di attore e regista, risulta come uno dei più diseguali, incerto tra il versante satirico e quello sentimentale e appesantito da un moralismo troppo dimostrativo. Se non altro, però, il tema dell’handicap è raccontato senza manicheismi e affrontato con una lucidità assolutamente priva di caricature o forzature. Verdone, come interprete, si trova a suo agio nel ruolo di un artista mediocre che scopre la sua tenerezza segreta effettuando una metamorfosi interiore che lo fa maturare e lo porta a considerare aspetti importanti della vita di cui prima non s’era mai accorto. Accanto a lui, la Argento, figlia di Dario e di Daria Nicolodi, all’epoca appena diciannovenne, è una partner squisita ed energica, e c’è da dire che come attrice lei ha saputo affinare di film in film il suo talento naturale, decisamente migliorato e sviluppato nel corso degli anni. A. Maccione incide col vetriolo un impresario televisivo grezzo e maleducato. Le scene migliori: la riunione in sala regia dei collaboratori di Fuxas per la preparazione della nuova puntata; il primo incontro fra i due protagonisti nell’abitazione di lei; la visita ai parenti di Arianna nell’immenso cascinale di campagna; lo scherzoso gioco amoroso ai piedi del letto; il passaggio sul ponte di Praga e la cacciata dalla chiesa durante la funzione eucaristica. I momenti spassosi non mancano, ma qui la consueta carta “malincomica” non cede facilmente il passo al divertimento e punta un po’ di più sugli aspetti drammatici di una storia che non disdegna una lieta fine pur veicolando significati alquanto pessimistici e tristi. Poco espressivi e assai fiacchi gli attori di contorno. David di Donatello alla regia.
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ultimoboyscout
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venerdì 16 marzo 2012
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fuxas!
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Ottima regia di Verdone e ottima interpretazione di Asia Argento, la migliore della carriera, intensa e credibile in un ruolo complicato. Non a caso entrambe le prove hanno fruttato il David di Donatello. Il film si divide in egual misura tra sentimentale e ironico-satirico, col solito vizietto verdoniano di un moralismo piuttosto accentuato, è indubbiamente coraggioso ma non chiude il cerchio, passa da commedia a dramma con una sterzata decisa in cui il lato comico del Verdone attore si lega col lato autoriale del Verdone regista. La parte debole è quella della critica al mondo televisivo e dei media (ma visti i toni è giusto così, meglio non approfondire), la parte migliore è quella del rapporto tra Gepy e Arianna, solido e vero, sintomo di un cinema maturo che non vuole essere commerciale e scontato.
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Ottima regia di Verdone e ottima interpretazione di Asia Argento, la migliore della carriera, intensa e credibile in un ruolo complicato. Non a caso entrambe le prove hanno fruttato il David di Donatello. Il film si divide in egual misura tra sentimentale e ironico-satirico, col solito vizietto verdoniano di un moralismo piuttosto accentuato, è indubbiamente coraggioso ma non chiude il cerchio, passa da commedia a dramma con una sterzata decisa in cui il lato comico del Verdone attore si lega col lato autoriale del Verdone regista. La parte debole è quella della critica al mondo televisivo e dei media (ma visti i toni è giusto così, meglio non approfondire), la parte migliore è quella del rapporto tra Gepy e Arianna, solido e vero, sintomo di un cinema maturo che non vuole essere commerciale e scontato. Il problema più evidente però è che Verdone non ha la faccia da canaglia per interpretare quel tipo di personaggio che poi è il fulcro di tutta la storia, che parte bene ma inizia a perdere colpi e giri quando i due protagonisti si ritrovano a Roma di ritorno dal matrimonio in Veneto. Il film ci fa riscoprire un grandioso Aldo Maccione, strepitoso nell'interpretazione del produttore televisivo arrivista, cinico e senza scrupoli, perfetta incarnazione dell'italiano medio volgare e sporcaccione. Gli argomenti trattati sono scottanti e meriterebbero altro tono, poichè far critica nei riguardi della televisione spazzatura è giusto ma esaurirla in una scena iniziale, seppur buonissima, è estremamente riduttivo.
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teofrasto
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mercoledì 24 agosto 2011
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un verdone troppo sentimentale
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La grandezza di un regista non consiste solo nel girare grandiose e innovative scene dal punto di vista dell'inquadratura, ma anche nel sapere usare al meglio e nello scegliere gli attori. E su questo punto Verdone è sempre stato un grande regista, soprattutto per quanto riguarda le protagoniste femminili che spesso nei suoi film hanno dato tra le prove migliori della loro carriera. Ancora una volta usa al meglio una attrice seppur dalle limitate capacità come Asia Argento che però in questo film risulta essere particolarmente azzeccata. Il film ha invece il difetto di volere dire troppo senza riuscirci, la critica del mondo telvisivo ad esempio è troppo facile e scontata.
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La grandezza di un regista non consiste solo nel girare grandiose e innovative scene dal punto di vista dell'inquadratura, ma anche nel sapere usare al meglio e nello scegliere gli attori. E su questo punto Verdone è sempre stato un grande regista, soprattutto per quanto riguarda le protagoniste femminili che spesso nei suoi film hanno dato tra le prove migliori della loro carriera. Ancora una volta usa al meglio una attrice seppur dalle limitate capacità come Asia Argento che però in questo film risulta essere particolarmente azzeccata. Il film ha invece il difetto di volere dire troppo senza riuscirci, la critica del mondo telvisivo ad esempio è troppo facile e scontata. Anche dal punto di vista sentimentale la commedia lancia un messaggio piuttosto banale: in fondo si sta limitando a dire che se trovi una ragazza carina con cui stai bene sei fortunato, e questo vale più di essere una persona famosa. Il film comunque si lascia seguire con piacevolezza, ma siamo ben lontani dai vertici del primo grande Verdone e di quelli raggiunti nelle commedie più riuscite. Un po' poco per uno come Verdone.
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toty bottalla
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venerdì 15 luglio 2011
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grande bravo e verdone!
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Una bella commedia che evidenzia una volta di più la bravura di CARLO VERDONE. Il grande CARLO, affronta in questo caso le superficialità televisive anticipando i tempi dell'indignazione, poco convincente appare invece la fase romantica della storia. Esilarante come sempre la parte comica del film, sostenuta dall'imbranatura che VERDONE impone ai suoi personaggi. Saluti.
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luca scialò
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giovedì 7 gennaio 2010
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commedia divertente e moderatamente "impegnata"
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Commedia gradevole e divertente, che offre spunti morali, e nel quale Verdone limita non poco la trasposizione cinematografica delle proprie nevrosi e difetti. Bravissima anche Asia Argento.
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claudiorec
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martedì 15 settembre 2009
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buon film per un classico verdone
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Buon film di Verdone. Classico dei suoi anni '90.
Asia Argento a 19 anni recitava meglio di adesso, a mio parere...
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rafric
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sabato 30 maggio 2009
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film gradevole.cerco brano musicale del film.
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Salve a tutti. Film gradevole che tratta temi difficili con garbo e leggerezza . Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi nella mia ricerca? C' è un brano musicale inserito nel film di cui vorrei conoscere titolo ed autore. La scena è quella del primo incontro a casa di lei ( Asia Argento ) con Verdone che, approfittando del fatto che lei va in bagno accende un registratore e ne viene fuori appunto il brano che sto cercando. Grazie a tutti coloro che mi aiuteranno in questa ricerca.
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manfredi 4ever
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sabato 18 aprile 2009
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carlo anticipa la tv che verrà
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Da grande osservatore quale è, Carlo già nel 1994 aveva intuito che nel nuovo millennio ci saremmo trovati una tv squallida proiettata solo ai risultati dell'auditel con urli e offese gratuite.
Grande Carlo !!!
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