Per ironia della sorte e accanimento della regista, che del film è anche sceneggiatrice, tocca al filosofo Pierre e alle sue parole far di "love, etc." una commedia sull'amore, dove si ride senza sganasciarsi. Il silenzio di chi non ha nulla da dire come il suo migliore amico e di chi vorrebbe dire qualcosa ma non se lo permette come la di lui moglie, è rotto dalla follia di pierre. Che quando smetterà di far il clown segnerà il punto di svolta dell'insolito menage a trois. Un film divertente, delicato, dai dialoghi prevedibilmente raffinati e sensati nel segno di una tradizione cinematografica che prevede l'uso delle parole.