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Quando si cerca di salvare le apparenze perchè in una famiglia religiosa la parola divorzio non è ammessa, allora l'unico modo per liberarsi di un uomo è ucciderlo. O meglio farlo uccidere. Una vedova è piu rispettata di una donna divorziata. Sembra di rivedere il nostro Divorzio all'italiana, ma mentre quest'ultimo viaggia sul binario della commedia, La vedova nera è la cronoca di una storia reale, dove il sesso è un'esigenza scontata, perchè fedeltà e divertimento non vanno spesso d'accordo. Una girandola di uomini attraversano la vita di una giovane e avvenente ragazza, che ha pure il tempo di sposarsi forse in modo un po' troppo affrettato e nel momento in cui si accorge che è quello che più si perde che non quello che si guadagna non trova di meglio che liberarsi nel modo peggiore del fardello. Un thriller, ma anche un poliziesco dai tempi perfetti, dalle interpretazioni notevolissime delle due protagoniste, in un ambiente intriso di preconcetti e ipocrisia. La migliore ispettrice risolve il caso ma invece di essere promossa finisce a fare l'agente operativo nelle strade di Valencia. La giovane vedova invece di godersi il nuovo amante finisce in galera con una condanna a 26anni. Due destini quasi paralleli.
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