E' la prima volta che i Transformers hanno un lungometraggio fatto bene. Il The Movie dell'86 fu traumatico. Idem i film Live dal 2010. Più pronti a prendere spunto altrove, leggi Gremlins e Cucciolo di Biancaneve, che dai Transformers, con i personaggi stravolti dentro e fuori. Praticamente a parte i nomi non c'entrava niente con la storia originale. Un vero stupro del brand, oltre che dei pessimi films. ONE invece pesca a piene mani da quanto è stato fatto prima (live compresi!). Le citazioni in casa sono moltissime. E' stato fatto in animazione solo per la necessità di ripartire staccandosi di netto dai Live. E' una bella storia vivace con solo qualche ingenuità qua e là. Fra i doppiatori originali troviamo il duo Avengers Hemsworth e Johansson. Per richiamarne lo spirito? Nel bene e nel male: Hem è ok, Elita 1 ha la medesima, fastidiosa, spocchia della personaggia Marvel, ma via via si normalizzerà. Dopo un intro vivace, il film si centra sull'affiatamento fra Orion Pax e D-16, diversissimi, ma solidali. E' a lungo un buddy film. D-16 tende ad essere ligio alle regole, mentre Orion si lancia in briose e imprevedibili azioni per capire come aiutare il suo leader e la sua società. Il leggero tono si mescola via via con sviluppi più pesanti, perché emergeranno scomode verità. Qui il film acquista uno spessore inaspettato: essendo la società dei Transformers tagliata su quella nostrana, i paralleli sono inevitabili. La sua stortura nascosta sembra molto simile alle nostre. L'oppressione su altri popoli, la facciata di bugie, lo schiavismo mascherato e persino la veridicità delle nostre verità personali, sono situazioni che possono superare la semplice cornice del film in se stesso. Mi sono stupito che abbiano messo questi contenuti, ma così il cerchio si chiude. Ciò che è nato dalla nostra realtà, si specchia e ci viene restituito; e possiamo vederci da un'altra angolazione. Il film però non si gira in una rappresentazione buia a tutto tondo. Il suo spirito positivo viene mantenuto e coordinato con i momenti più gravi in un'affiatata staffetta. A questo proposito... Ancora una volta Bumblebee è uno dei personaggi principali, e di nuovo è stato rivisto mixando i suoi omonimi del passato. Piccolo ma robusto, è un personaggio positivo ed estremamente ciarliero, in una chiara perculata del suo predecessore nei live (che aveva la bocca s/m) che era stato castigato nel limbo del mutismo. Visivamente è molto bello e talvolta la fotografia è bellissima; i robot hanno fisionomie pulite e sono simili alle controparti originali. Niente più le accozzaglie indefinite dei live. I Decepticon sono di nuovo loro stessi, umanoidi (poco raccomandabili), e non più mostruose caricature dei gremlins. Il gremlinismo non è stato pero abolito, ma opportunamente ricollocato :). Alcune scene sono un omaggio a Star Wars 2 (all'inizio), Interstellar e altri film scifi e non. E' un vero peccato che non sia uscito in 3D. L'audio è generalmente discreto, ma nelle situazioni della storia più importanti e significative, si sublima in un impatto emotivo grandioso, vibrante, come avviene solo nei film migliori di sempre. Il montaggio, normalmente ottimo, in questi casi è davvero riuscitissimo. Una nota sulle citazioni: il nome D-16 deriva dalla denominazione dei bellissimi giocattoli-modellini originali. Megatron era classificato come Destron (D) 16 della linea. Come compariva anche sulla scatola. In ultima, c'è una scena finale dopo tutti i titoli di coda. :)
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