La scelta di Anne - L'Événement

Un film di Audrey Diwan. Con Anamaria Vartolomei, Kacey Mottet Klein, Luàna Bajrami, Louise Orry-Diquéro.
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Titolo originale L'evènement. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 100 min. - Francia 2021. - Europictures uscita giovedì 4 novembre 2021. MYMONETRO La scelta di Anne - L'Événement * * * - - valutazione media: 3,27 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Vera Drake nella Francia degli anni sessanta Valutazione 3 stelle su cinque

di Abramo Rizzardo


Feedback: 617 | altri commenti e recensioni di Abramo Rizzardo
sabato 13 novembre 2021

Se con " Vera Drake " lo spettatore si immedesimava in una donna che desiderava solamente “ aiutare ” le ragazze in difficoltà, dunque dalla prospettiva di colei che eseguiva gli aborti, ora ci troviamo faccia a faccia con la questione, dal punto di vista di una ragazza, Anne, che è così tanto dedita e promettente allo studio, che decide di abortire per non compromettere il suo futuro professionale.

La regista, già nota per diverse sceneggiature, torna a raccontare una storia tanto dolorosa quanto attuale, tratta dal romanzo di Annie Ernaux: sebbene ci troviamo negli anni '60, quando ancora l'aborto era una piaga sociale ( tutt'oggi frutto di moltissimi pregiudizi ), dunque illegale, la storia che viene narrata è una vicenda che attraversa interi decenni, dove pressoché nulla è cambiato, e invece di aiutare queste ragazze, ci si nasconde dietro a leggi che ne regolano nella maniera più distaccata possibile tale “ disgrazia ”.

Un film crudo, che ti porta nei retroscena di una scelta dolorosa, tormentata e fisicamente rischiosa: sono molte le scene emblematiche del film, che ne riassumono perfettamente la trama; da ricordare la scena in cui le tre ragazze ( Anne e le sue amiche, tanto libertine di parole e azione, ma in fin dei conti bigotte e figlie della società del tempo ), assistono ad una partita di calcio di alcuni ragazzi: uno di loro si avvicina con il ginocchio sbucciato e chiede di essere medicato; una del gruppo gli si avvicina, lo medica e il ragazzo la saluta facendo il casanova; poco dopo Anne, già nel bel mezzo della questione gravidanza, e dunque immersa totalmente in quello che le sta accadendo, dice all'amica “ Che cosa ci hai guadagnato? ” rivolgendo lo sguardo al panno bagnato di sangue dell'amica, usato per il ginocchio poc'anzi; la sotto-trama è quella del film: “ usata ” come una vera e propria bambola, Anne, proprio come l'asciugamano, è stata imbrattata di sangue, sverginata, e che cosa ha ricevuto in cambio? Assolutamente nulla: colui che l'ha messa incinta sembra più preoccuparsi di come appare dinanzi agli amici che della sua salute, del suo futuro professionale o del suo amore.

Le musiche tormentano lo spettatore, che come nei film di Lanthimos assumono il carattere di monotonia esasperante, alla ricerca di quella sensazione di tensione e di ansia.

Anamaria Vartolomei stupefacente, in grado di aizzare lo sguardo contro chiunque nel peggiore dei modi e di racchiudere sempre in quello sguardo tanto amore quanto tanto odio, nei confronti di un mondo dove il voto conta, ma l'amore no.

L'aspect ratio aumenta nello spettatore quel senso di angoscia: tutto ciò che conta è il personaggio di Anne ( rimando a “ Il figlio di Saul ”, dove la telecamera per tutto il film, nello stesso rapporto, segue il protagonista dalle spalle, divenendo la sua stessa ombra ), che ci racconta con gli occhi tutto il dolore che prova dentro: “ Un giorno vorrò un figlio... ” ci dice... “ma non sarà oggi”.

Nessuno aiuterà la ragazza in questo viaggio: le sue uniche amiche le voltano le spalle, nella maniera più ipocrita possibile; “ Solitudine ” è il problema di Anne, che nella pellicola lo ribadirà più volte.

Piena di tensione la scena dell'aborto: lo sguardo della donna che fa l'operazione gela il sangue nelle vene, così come l'agire di un medico che prescrive ad Anne un farmaco che renderà il feto ancora più forte, ricalcando ancora di più il tipo di società bestiale, quasi primitiva in questa forma di vendetta, priva di compassione e di sentimento in cui la nostra ragazza si ritrova a vivere.

Nella scena finale si apre il dubbio allo spettatore: prima che Anne inizi l'esame finale scritto di Lettere, sarà davvero priva di ogni pensiero?

Questa è la scelta di Anne, che la segnerà a vita.


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