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Quando si rimprovera a De Niro di non sapere scegliere, da circa due decenni, i film che intepreta, forse si dimentica il fatto che da vario tempo film importanti non se ne realizzano quasi piu': ecco alllora una commeidola come"The War with Grandpapa"(Tim Hill, 2020, dal romnazo di Robert Kimmell Smith, sceneggiatura di Tom J.Astle e Matt Ember), che francamewnte non brilla per originalita', a diventare terreno di confronto nel quale si mettono Robert De Niro(il nonno),UMa Thurman(la figlia); Laura Marano(la nipote), Christopher Walken(un amico del nonno). Jane Seymour(collaboratrice di un progetto, diremo cosi') a cimentarsi su una storia dove semplicmenete si tratta del nonno invitato a casa della figlia, a sua volta ovviamente impegnata e sposata con prole, dove il"old man"occupa una stanza che sarebbe del nipote preadolescnet,e confintato in soffitta, che gli dichiara guerra con shcerzi e scherzetti, finche', tra rregua natalizia(e un"Christmas Movie", almeno in parte)e altri esiti , si addiviene a un confronto piu'"civile", ma anche a una pace duratura.... Happy End scontato, vine da dire. Certo e'che gli/le intrepreti e in paticolare lo stesso super.protagonista Bob De Niro emergono comunque quali interpreti di vaglia , dando il meglio di se', almeno per queul poco(o tanto, ma propoenderei per la prima ipotesi) che consente loro la sceneggiatura e la regia che la segue. El Gato.Eugen
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