Roberto Manassero
Film TV
È fin troppo facile ma inevitabile pensare che in epoca di rigurgiti destroidi John Lee Hancock e John Fusco, regista e sceneggiatore di Highwaymen, siano arrivati a rimettere le cose a posto, dopo che nel lontano 1967 qualcuno osò squadernare il cinema americano con un solo film, letteralmente fatto a pezzi nel finale tra brandelli di carne presa a fucilate e frammenti di inquadrature. Anche se è semplicistico metterla così, Gangster Story di Arthur Penn, incursione nella realtà e nel mito di Bonnie e Clyde, i più celebri criminali americani degli anni 30, è stato per Hollywood il punto di svolta tra l'era classica e la stagione dei registi-autori: il manifesto di una generazione, la forma allegorica della sua rabbia e della sua energia. [...]
di Roberto Manassero, articolo completo (1703 caratteri spazi inclusi) su Film TV N. 13 del 26 marzo 2019