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Un quattordicenne impacciato che quasi non parla, una sorella sbrigativa, che fa piccolo contrabbando tra l'Italia e la Francia, un maestro di tennis sciupafemmine che vorrebbe dipingere, un migrante che cerca di passare il confine. Una cittadina sonnolenta quasi fuori dalla realtà. Questi gli ingredienti di un film garbato, pieno di idee, dove si racconta con humour ed eleganza l'improbabile amicizia tra i quattro, l'evoluzione interiore e la crescita di ciascuno di loro. Amicizia senza pietismo, crescita naturale, nell'ordine delle cose. Questo è il delizioso e intelligente Easy Living dei fratelli Miyakawa. Più di una promessa per il nostro cinema. Già, perché nonostante il nome, sono italiani. Ma anche cittadini del mondo. E si vede perché da un ricordo privato allargano lo sguardo a una dimensione più universale
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