Film che racconta una storia di malasanità, ma in modo originale e con stile. Una donna, il cui marito è malato di cancro, si vede rifiutare il consenso a cure speciali da medici e funzionari corrotti della sua assicurazione sanitaria. Spinta all'estremo dal sopruso subìto, pistola alla mano e figlio liceale a ruota, sequestra ad uno ad uno i vari responsabili della pratica che la riguarda e li costringe ad aiutarla.
Più ancora della storia va elogiato il modo in cui viene raccontata, con stilemi come lo sfondo sfocato tenendo a fuoco solo il primo piano, per dare un senso di realtà distorta e allucinata (sia nella mente del personaggio che agli occhi dello spettatore) e la prolessi narrativa, che consiste nel mostrare le vicende man mano che si snodano mentre in voce fuori campo sentiamo le deposizioni dei vari personaggi nel futuro processo a carico della donna.
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Film che racconta una storia di malasanità, ma in modo originale e con stile. Una donna, il cui marito è malato di cancro, si vede rifiutare il consenso a cure speciali da medici e funzionari corrotti della sua assicurazione sanitaria. Spinta all'estremo dal sopruso subìto, pistola alla mano e figlio liceale a ruota, sequestra ad uno ad uno i vari responsabili della pratica che la riguarda e li costringe ad aiutarla.
Più ancora della storia va elogiato il modo in cui viene raccontata, con stilemi come lo sfondo sfocato tenendo a fuoco solo il primo piano, per dare un senso di realtà distorta e allucinata (sia nella mente del personaggio che agli occhi dello spettatore) e la prolessi narrativa, che consiste nel mostrare le vicende man mano che si snodano mentre in voce fuori campo sentiamo le deposizioni dei vari personaggi nel futuro processo a carico della donna. Anche la scelta di mostrare, in taluni casi, la stessa scena da punti di vista diversi mostra la sapiente strategia degli autori per raccontare in modo nuovo e coinvolgente la disperata rivolta di un cittadino violentato da un sistema cinico e disumano.
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