donni romani
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sabato 8 giugno 2013
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l'erba di paulette nonna spinello
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Se l'Inghilterra ha avuto l'erba di Grace la Francia ha ora l'erba di Paulette in un film divertente e garbato, ricco di stereotipi cinematografici se si vuole, ma godibile e disinvolto. Paulette ha avuto una vita felice, una pasticceria bar, un marito, una figlia, ma ormai è vecchia e sola, biliosa e rancorosa risponde a male parole a chiunque, non riesce ad arrivare a fine mese con la misera pensione sociale e non ha perdonato alla figlia di aver sposato un uomo di colore, ragion per cui non riesce a voler bene neanche al nipotino Leo. Tornando a casa una sera nel quartiere degradato dove vive assiste allo scambio di droga fra uno spacciatore e due ragazzi e quando viene informata dal genero poliziotto di quanto frutti lo spaccio di droga si fa coraggio e contatta il boss del quartiere per spacciare hashish.
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Se l'Inghilterra ha avuto l'erba di Grace la Francia ha ora l'erba di Paulette in un film divertente e garbato, ricco di stereotipi cinematografici se si vuole, ma godibile e disinvolto. Paulette ha avuto una vita felice, una pasticceria bar, un marito, una figlia, ma ormai è vecchia e sola, biliosa e rancorosa risponde a male parole a chiunque, non riesce ad arrivare a fine mese con la misera pensione sociale e non ha perdonato alla figlia di aver sposato un uomo di colore, ragion per cui non riesce a voler bene neanche al nipotino Leo. Tornando a casa una sera nel quartiere degradato dove vive assiste allo scambio di droga fra uno spacciatore e due ragazzi e quando viene informata dal genero poliziotto di quanto frutti lo spaccio di droga si fa coraggio e contatta il boss del quartiere per spacciare hashish. Inizialmente derisa e ignorata dagli abituali consumatori Paulette riesce però in breve tempo a farsi una sua cerchia di clienti con cui comincia a guadagnare bene. Ma il vero salto di qualità è dovuto al caso, e ad un dispetto di Le,o che inconsapevolmente aggiunge della droga nel dolce della nonna destinato alle amiche con cui Paulette gioca a carte al circolo per gli anziani. L'euforia che il dolce scatena dà a Paulette l'idea di inventarsi un business nuovo - del resto nel marketing ciò che conta è avere idee innovative - e così con l'aiuto delle altre vecchiette del quartiere si mette a sfornare dolcetti impastati con al marijuana che vanno a ruba fin quando....lasciamo a voi scoprire il risvolto poliziesco tinto di giallo del finale del film, che non sposta minimamente il tono leggero da commedia acido-sentimental-sociale ma che dà un colpetto di acceleratore al tono della narrazione. La figura di Paulette - e dell'intero film di conseguenza - è tutta sulle spalle di Bernadette Lafont che indossa con brio e disinvoltura i panni della vecchietta acida e scontrosa della prima parte del film, della spregiudicata donna d'affari nello sviluppo della trama e della sorniona imprenditrice riconciliata con la vita, con la famiglia e con lo spasimante fino ad allora respinto. Pellicola lieve, di peso specifico minimo, ma spumeggiante, ben recitata e soprattutto capace di un'ironia costante su tutto e su tutti, coraggiosamente esposta con battute razziste che però non fanno mai veramente male e che mantiene in squisito equilibrio la recitazione senza mai precipitare nel macchiettistico - anche se le avventure delle quattro vecchiette sono alquanto strampalate - grazie non solo alla Lafont ma anche a Carmen maura che le fa da magnifica spalla, pettegola in grembiulino come piacerebbe al suo Almodovar.
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flyanto
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lunedì 10 giugno 2013
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quanto il commercio della cannabis può diventare c
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Commedia esilarante in cui si narra di un'anziane pensionata e vedova di nome, appunto, Paulette, la quale non riuscendo più a vivere decorosamente economicamente parlando con la sua misera pensione, decide, prendendo spunto da alcuni suoi giovani e vicini di casa di spacciare cannabis al fine di incrementare le proprie finanze. In tale commercio, non privo di alcuni ostacoli iniziali dovuti alla concorrenza, ella si dimostrerà alquanto abile, molto più dei suoi giovani colleghi, e farà incrementare non solo le sue casse ma anche e soprattutto quelle del boss, guadagnandosi la stima di tutto il clan di malavitosi. Ovviamente, col tempo verrà scoperto il suo traffico illecito ma, riuscendo per anzianità e buoni futuri propositi, ad evitare il carcere, Paulette si "riciclerà" con una soluzione "in grande stile".
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Commedia esilarante in cui si narra di un'anziane pensionata e vedova di nome, appunto, Paulette, la quale non riuscendo più a vivere decorosamente economicamente parlando con la sua misera pensione, decide, prendendo spunto da alcuni suoi giovani e vicini di casa di spacciare cannabis al fine di incrementare le proprie finanze. In tale commercio, non privo di alcuni ostacoli iniziali dovuti alla concorrenza, ella si dimostrerà alquanto abile, molto più dei suoi giovani colleghi, e farà incrementare non solo le sue casse ma anche e soprattutto quelle del boss, guadagnandosi la stima di tutto il clan di malavitosi. Ovviamente, col tempo verrà scoperto il suo traffico illecito ma, riuscendo per anzianità e buoni futuri propositi, ad evitare il carcere, Paulette si "riciclerà" con una soluzione "in grande stile". Questa pellicola, senza alcun dubbio assai irreale, risulta però molto divertente e ben costruita nel suo insieme in quanto l'interpretazione dell'anziana Paulette, che appare come un personaggio bisbetico ma in fin dei conti molto simpatico nonchè energico, è affidata all' ottima Bernadette Lafont (purtroppo ormai fortemente invecchiata). I personaggi a lei di contorno, quali le sue amiche interpretate da Carmen Maura e Dominique Lavanant, così come lo stuolo di spacciatori di varie origini etniche interpretato da attori meno conosciuti, le fanno da spalla. E pertanto la riuscita del film si basa proprio e principalmente sui brillanti e diretti dialoghi scambiati tra questi vari personaggi. Il tema dello spaccio di droga da parte di un'anziana signora o, per lo meno, di mezz'età, è stato infatti già ampiamente trattato precedente nel cinema (si ricordi, per esempio, il britannico "L'erba di Grace") e pertanto non costituisce ormai più una novità, ma esso riesce sempre a trovare grazie proprio alla sua comicità la sua maggiore forza per piacere ed avere successo con il pubblico.
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enzo70
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lunedì 18 aprile 2016
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film intelligente e garbato
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Paulette è un intelligente film francese, ben diretto da Lafont, regista dalla grande scuola. La protagonista è una anziana donna cui la vita ha levato molto, troppo: prima ha perso il locale che gestiva insieme al marito e poi il marito; rimasta sola Paulette deve affrontare i problemi del quotidiano, con una pensione che non le consente di vivere, nonostante viva all’estrema periferia di Parigi. Ma alla donna non manca il carattere e il coraggio; il resto lo fa la disperazione per cui Paulette inizia a spacciare l’hashish e quando decide che per guadagnare di più bisogna tagliare di più la droga le viene il colpo di genio; niente stricnina, calce o ammoniaca, ma briosce all’hashish ed il successo è assicurato.
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Paulette è un intelligente film francese, ben diretto da Lafont, regista dalla grande scuola. La protagonista è una anziana donna cui la vita ha levato molto, troppo: prima ha perso il locale che gestiva insieme al marito e poi il marito; rimasta sola Paulette deve affrontare i problemi del quotidiano, con una pensione che non le consente di vivere, nonostante viva all’estrema periferia di Parigi. Ma alla donna non manca il carattere e il coraggio; il resto lo fa la disperazione per cui Paulette inizia a spacciare l’hashish e quando decide che per guadagnare di più bisogna tagliare di più la droga le viene il colpo di genio; niente stricnina, calce o ammoniaca, ma briosce all’hashish ed il successo è assicurato. Alla fine le cose finiscono come devono finire, ma il film è veramente perfetto, per quanto alcuni passaggi possano essere scontati. Ottima l’interpretazione di Bernadette Lafont.
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