Ho visto giusto ieri sera la prima puntata de I Pilastri della terra su Rete Quattro...
E non so come ringraziare chi mi ha fatto un regalo così stupendo:è un libro che ha fatto talmente parte della mia vita che non credo sarei la stessa di adesso se I Pilastri non avessero fatto parte della mia vita.
Ho apprezzato molto l'ambientazione e le atmosfere,
E ancora di più la capacità degli sceneggiatori di scavare a fondo nel testo,con doti psicologiche e un coraggio notevole.
Detto questo, non ho ancora conosciuto NESSUNO che abbia amato il personaggio di William Hamleigh come ho fatto io dalla prima lettura:nonostante il rifiuto iniziale questo personaggio enigmatico e complessomi ha presa sempre di più,lettura dopo lettura, diventando per me una sorta di motivo conduttore con cui leggere la storia secondo una prospettiva, diciamo così, eretica.
William Hamleigh non è un uomo arrogante e malvagio, o meglio non è solo questo.
E' una persona estremamente fragile, nel libro ho amato i chiari scuri del suo carattere, i suoi conflitti interiori, la sua psicologia contorta e complessa.
In modo indubbiamente patologico, ha amato disperatamente Aliena per tutta la vita.
Una figura profondamente tragica,che sembra quasi condannata da sempre a prendere su di sè tutto il male commesso da chi lo ha preceduto e ad espiarlo, in uno sconcertante processo di distruzione-autodistruzione, che culmina nel vero e proprio rito sacrificale della sua impiccagione alla fine del romanzo.
Gli sceneggiatori hanno reso tutto questo.Tremenda e insieme affascinante la scena che descrive un rapporto con la figura materna ai limiti dell'incestuoso, e che traduce ciò che nel personaggio di Ken Follett appare solo allo stato latente.
Geniale il fatto che questa scena potrebbe essere reale, o solo immaginata da William, non lo sapremo mai.
Stupendo David Oakes in questa parte: per altro non nuovo a interpretare ruoli difficili e "maledetti", avendo recitato ne "I Borgia".Nel romanzo di Follett William è una sorta di schilleriano Don Carlos roso da mille dubbi e sembra profondamente insicuro,nel film sembra travolto da una specie di demone che lo incita all'azione.Sorta di incarnazione dell'Es allo stato puro, fantasma inconscio lui stesso;
Ci sono scene, come quella in cui entra nella camera di Aliena durante la presa del castello con la spada intrisa di sangue, gridando il suo nome, che mi fanno pensare più ad allucinazioni e a immagini oniriche che non a episodi di raccordo; con William il romanzo sembra parlare secondo il linguaggio simbolico e archetipico dell'inconscio, dei sogni, delle truci leggende ancestrali che lo traducono.
Perchè quello mi sembra il ruolo di William nell'economia della vicenda .
Ruolo scomodo.Ma importante.
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