Che noia tutte queste lamentele da parte di chi ha letto il libro e si sente in dovere di fare confronti tra due cose completamente differenti. Anche io ho letto il libro... e allora? se volte il libro tale e quale, rileggetevelo!
Il film è stato scritto bene, fotografato meglio e diretto senza infamia e senza lode. E' un prodotto, mica un'opera d'arte! Tra l'altro, il trio di mini-attori sembra essere vagamente migliorato rispetto alle "prove" precedenti (non che fosse poi così difficile).
Ha superato brillantemente le proiezioni di prova e sbancato il botteghino, che è il motivo per cui è stato realizzato.
Non andate a vederlo se 1) conoscete a memoria ogni virgola del testo e non siete in grado di evitare di fare confronti ridicoli, oppure 2) vi aspettate un capolavoro della cinematografia di tutti i tempi... è solo un simpatico passatempo senza pretese, tirato a lustro a dovere, per cui forse il titolo di capolavoro se lo merita, ma solo all'interno del suo genere.
Quanto alle critiche sulla scelta del regista, alla Warner sanno quel che fanno: dopo alcune scelte azzardate, hanno trovato questo Yates che sa fare benissimo il suo lavoro, senza grilli artistoidi per la testa, che procede per luoghi comuni e tira dritto non appena percepisce il rischio di un approfondimento (è noto il suo odio per le complicazioni temporali: non usa mai flash-back, a meno che non sia costretto dalla storia - qui dalla seccatura del "pensatoio"). In pratica, un abile confezionatore di polpettoni saporiti, né indigesti né raffinati.
Lasciatevi ingozzare spensierati, e se volevate un tre stelle Micheline, non è colpa sua... siete voi che avete sbagliato indirizzo!
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