17 Again - Ritorno al liceo

Mike O'Donnell(Matthew Perry), trentasettenne depresso e in procinto di divorziare dalla moglie Scarlet(Leslie Mann) è infelice della sua vita che avrebbe potuto essere diversa e migliore sin dai tempi del liceo, quando fu costretto per amore ad abbandonare i suoi sogni e lo sport per stare vicino alla fidanzata incinta. Ora, ritornato magicamente diciassettenne(Zac Efron), Mike spera di ricostruire la sua vita, riparando ai suoi errori stando vicino, come amico, ai due figli e alla moglie inconscia della sua trasformazione da ragazzo. Chi pensava che Zac Efron fosse solo destinato a prodotti musical indirizzati al pubblico dei teen ager si sbagliava; almeno non del tutto. Anche qui, Efron balla(ma non canta) e immancabilmente gioca a basket, ma la storia non si concentra sulle sue abilità ma bensì, il nocciolo del film è rivolto alla questione esistenziale di Mike e della sua improbabile trasformazione giovanile. Tralasciando anche questo aspetto surreale della sceneggiatura(vedi film come Big o i due Coocon) il film di Burr Steers si concentra sui tentativi(talvolta comici) di Mike di riaggiustare il suo rapporto con i figli e la moglie facendosi aiutare dal suo migliore amico(simpatico Thomas Lennon). I due Mike funzionano(in senso di interpretazione e caratterizzazione del personaggio) a meraviglia: quello adulto è lo stereotipo perfetto dell'uomo quarantenne depresso ed infelice della sua vita, il secondo(o primo in senso temporale) è un giovane adolescente tipico dell'America odierna(o passata): sport, ragazze, amicizia e anche responsabilità. La pellicola risulta quindi un discreto esempio di storia di redenzione che qui, anche se si risolve velocemente rimane di forte impatto drammatico e divertente per il pubblico. Bravo Zac Efron, molto bravo Matthew Perry. Da vedere per curiosità.