A Las Vegas moine e battutacce Ma non si ride neanche a morire
di Massimo Bertarelli Il Giornale
Ashton Kutcher si titilla scrupolosamente i genitali con il braccio infilato nella tuta, poi immerge la mano nel piatto da cui Cameron Diaz fa rifornimento di popcorn. Lei protesta e lui, per tutta risposta, svuota l'intera merenda nei pantaloni. Poco dopo la ragazza se la prende comoda tra spazzola e pettine, rifiutandosi di aprire la porta del bagno, e l'incontinente compare balza sul lavabo della cucina per fare il suo bisognino. Sono le scene cardine del deprimente Notte brava a Las Vegas, diretta dal carneade americano Tom Vaughan, a cui, fuori scena, spetta l'unica battuta umoristica, ovviamente involontaria del film: «Mi è bastato leggere la prima parte del copione per restarne catturato». [...]
di Massimo Bertarelli, articolo completo (1757 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 9 maggio 2008