forse non tutti (credo neanche il recensionista Pierpaolo Simone) hanno letto il romanzo di P.Dick "Ma gli androidi sognano le pecore elettriche?". Il film ne è praticamente la trasposizione quasi fedele, dico quasi perchè lo stile un pò cinico e visionario di Dick non avrebbe reso cinematograficamente. I personaggi sono quasi gli stessi ma hanno un altro spessore, nel film hanno una veste più altisonante, specialmente Roy Baty.Lo stesso Deckard nel romanzo è un personaggio un pò più meschino e pragmatico rispetto a quello del film. Da registrare anche la figura della moglie che nel film è solamente rammentata da Deckard come ex che lo chiamava Sushi "pesce freddo" ed invece nel romanzo è una figura ben presente. P.Simone descrive quasi come negativa la scomparsa della voce fuori campo della prima versione, personalmente trovo che contribuisca invece a rendere il film un pò più simile allo stile asciutto e metafisico del romanzo e gli tolga un pò di quella patina ruffiana che tanto piace a quelli che pretendono che nei film si risponda a tutte le domande, che tutto venga spiegato e che ci sia un happy end. Poi ora viene fuori anche che forse Deckard stesso fosse egli stesso un replicante della serie nexus7 e cazzate del genere...Spero vivamente di non assistere ad un operazione sullo stile Matrix Reloaded o Revolutions, orrendi minestroni riscaldati e confusionari che hanno avuto solo il merito di appannare quello che di buono c'era stato nel primo Matrix che non aveva nessun bisogno di sequel. Non rovinate una delle pietre miliari del cinema moderno. Viva Blade Runner, viva Philip Dick!!!
[+] lascia un commento a paleutta »
[ - ] lascia un commento a paleutta »
|
luc
|
domenica 2 dicembre 2007
|
ben detto!
|
|
|
|
non sarai esperto di psicoanalisi o etnologia ma il cinema e la letteratura li conosci. anch'io sono contrario alle riedizioni o ai n.2, 3,...,n dei capolavori. blade runner è un capolavoro. non so perchè ma mi è sempre piaciuto rutger hauer, forse perchè...è un grande attore! mi riservo di recensire in futuro blade runner e sto per intervenire su L'ULTIMO SAMURAI.
|
|
[+] lascia un commento a luc »
[ - ] lascia un commento a luc »
|
|
d'accordo? |
|
andrea
|
lunedì 3 dicembre 2007
|
uno dei miei film preferiti
|
|
|
|
Blade Runner è uno dei miei film preferiti. Comunque conoscevo questa versione come la "Director's cut", cioè il montaggio che voleva Scott, il quale, come è capitato un po' a tutti i grandi autori di cinema, si è trovato a scontrarsi con i produttori che volevano il lieto fine e la voce fuori campo (come poi è stato nella prima versione). Questo è un film sulla caducità della vita: la famosa frase delle lacrime nella pioggia è la metafora del senso di inutilità che pervade l'uomo, che non può neppure immaginare quello che l'universo nasconde (e che Roy ha visto). Un modo poetico per far capire la nostra piccolezza, che si avverte anche nel momento in cui capiamo che tutti i nostri momenti, i nostri ricordi, scivolano via per sempre, senza sapere perché.
[+]
Blade Runner è uno dei miei film preferiti. Comunque conoscevo questa versione come la "Director's cut", cioè il montaggio che voleva Scott, il quale, come è capitato un po' a tutti i grandi autori di cinema, si è trovato a scontrarsi con i produttori che volevano il lieto fine e la voce fuori campo (come poi è stato nella prima versione). Questo è un film sulla caducità della vita: la famosa frase delle lacrime nella pioggia è la metafora del senso di inutilità che pervade l'uomo, che non può neppure immaginare quello che l'universo nasconde (e che Roy ha visto). Un modo poetico per far capire la nostra piccolezza, che si avverte anche nel momento in cui capiamo che tutti i nostri momenti, i nostri ricordi, scivolano via per sempre, senza sapere perché. Un'opera subilme, con una colonna sonora memorabile e toccante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrea »
[ - ] lascia un commento a andrea »
|
|
d'accordo? |
|
|