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Natura morta ma non troppo
di Callisto Cosulich Left
Un minatore che si ricongiunge alla moglie e alla figlia dopo 16 anni di forzata separazione. Un'infermiera che decide di separarsi dal marito dopo che lui da due anni si è reso irreperibile. Sono le due vicende raccontate nella scheletrica sinossi contenuta nel pressbook di Still life, il film cinese che il settembre scorso vinse il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia. Ma non bisogna credere i che 108 minuti della pellicola raccontino molto di più. Diretto da un regista giovane – Jia Zhangke, classe 1970 – il film comincia con un fantastico pianosequenza di parecchi minuti, che scorre lentamente sui volti e i corpi di persone ammassate a bordo di un'imbarcazione in viaggio sullo Yangtze, soffermandosi appena sul minatore e l'infermiera. [...]
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