Amicinemici - Le avventure di Gav e Mei

Nonostante la semplicità di trama e contenuto, il film propone numerosi spunti. Per il pubblico infantile infatti, sia il libro che il film, in Giappone sono stati ampiamente utilizzati a fini didattici, per affrontare i concetti di pregiudizio, diversità e amicizia.
La storia di Gav e Mei è piena di buoni sentimenti, ma suggerisce anche un’analisi più profonda: quella sulle costrizioni della nostra società, rappresentata dal branco e dal gregge, e sul disagio degli individui che non vi si riescono ad adeguare. I nostri eroi non sono outsiders o ribelli, ma a un certo punto della loro vita, vengono messi al bivio: stare alle regole e rinunciare ai valori nuovi che hanno maturato, o essere cacciati dalla comunità per poter mantenere i loro ideali.
Quella dello scrittore Yūichi Kimura e del regista Sugī Gisaburō è una preghiera rivolta agli adulti di domani, ai quali si chiede di non soccombere alle imposizioni e ai pregiudizi dettati dalla società. E’ una preghiera a non avere paura dei propri valori, anche quando diversi o totalmente opposti a quelli degli altri. Tutto ciò senza mai dimenticare quei buoni sentimenti che aiutano a crescere: la sincerità, la lealtà, la fiducia, la purezza d’animo e, non per ultimo, la capacità di sacrificarsi per il bene degli altri.