Resident Evil: Apocalypse

Credo che l'unico ed il solo motivo perché questo film scali da "godibilissimo horror esplosivo" a semplicemente mediocre horror odiato dai più sia il nome. Si tratta infatti di un grandissimo errore di Paul W. S. Anderson, totalmente convinto (basandomi su cosa viene detto nel commento audio alle scene del terzo capitolo della serie) che i suoi film siano collegati a doppio filo con il gioco pur non mostrandoci mai veramente qualcosa di pienamente collegato al gioco. A differenza di Silent Hill, dove nonostante la trama non rispecchi esattamente quella del gioco ci si sente dentro l'atmosfera (e non era facile, dato che i giochi della serie di S.H. non sono adatti a creare trame cinematografiche di spicco) nella trilogia cinematografica di Resident Evil, gioco che prometteva grandi trasposizioni (persino George A. Romero aveva buttato giù una sceneggiatura per una sua trasposizione del gioco nel 98 o 97 mi pare) i fan si sentono continuamente a disagio, come se si stesse guardando una sorta di "sottomarca" del videogioco. Il fatto che i mostri del gioco (in particolare, Nemesis) e i costumi (sopratutto Jill Valentine) siano riprodotti fedelmente nell'aspetto non aiuta certo a colmare l'incredibile mancanza di fedeltà alla trama che ha reso noto il prodotto videoludico. I "poteri" di Alice poi non sono affatto collocabili all'interno della trama del gioco, possono essere spiegati solo da una sorta di "omaggio non gradito" dei produttori ad Albert Wesker, unico personaggio della serie ad avere qualcosa di simile a "superpoteri" senza essere per forza un mostro. Insomma, non si può decidere di fare un film su un gioco e non rispettare nulla del gioco. A questo punto, Paul poteva benissimo darsi alla stesura di una sceneggiatura dell'ennesimo horror dove tutti sparano, qualcosa esplode e viene versato tanto sangue senza per forza utilizzare il nome di un gioco tanto famoso. Volete la prova? Prendiamo Resident Evil 3: Nemesis, gioco da cui è preso questo Apocalypse. Nel gioco la protagonista è Jill Valentine e l'antagonista principale è questa nuova creatura chiamata Nemesis. Nel film la vera protagonista è Alice, mentre i veri antagonisti sono gli scienziati della Umbrella e non Nemesis, che finisce persino per diventare "buono". Ora, se Nemesis non si chiamasse Nemesis nel film, mi dite cosa avrebbe portato un fan del gioco a vedere il famoso mostro Capcom in quella sorta di "cosplay gigante" che ne condivide solo l'aspetto? Per me si tratta di una delle peggiori trasposizioni cinematografiche per quanto riguarda i videogiochi, categoria che tra l'altro non ha affatto grandi successi in collezione ma soltanto sporadici film riusciti come Silent Hill. (Un esempio? Guardatevi l'orribile "Alone In The Dark" dell'altrettanto scarso Uwe Boll). Insomma, secondo me se non siete fan del gioco ma soltanto bighellonari dei cinema desiderosi di azione la trilogia fa per voi, ma se siete fan del gioco alla fine della trilogia vi ritroverete con una bella ulcera perforante per la rabbia dopo aver visto i vostri personaggi preferiti storpiati per far da spalla a "SuperMilla-che-distrugge-tutti-e-tutto"... personaggio probabilmente frutto delle fantasie sessuali del caro vecchio Paul W. S. Anderson.