Dr. House - Stagione 1 |
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Un film di Deran Sarafian, Daniel Sackheim, Daniel Attias, Peter O'Fallon, Greg Yaitanes, Bryan Singer, Fred Gerber, Newton Thomas Sigel, Bryan Spicer, Frederick King Keller, Peter Medak, Guy Ferland, Nelson McCormick, Keith Gordon, Randy Zisk, Tim Hunter, Bill Johnson (IV), Paris Barclay.
Con Hugh Laurie, Lisa Edelstein, Omar Epps, Robert Sean Leonard, Jennifer Morrison.
continua»
Formato Serie TV,
Titolo originale House M.D..
Drammatico,
, numero episodi: 22.
- USA 2004.
MYMONETRO
Dr. House - Stagione 1 ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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QUALCOSA DI PIU'SIMILE ALLA REALTA'...
di dip66Feedback: |
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domenica 23 settembre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Per chi conosce, da dentro, il mondo della medicina il Dr. House incarna senz'altro meglio il tipo di rapporto medico paziente, fatto molto spesso di diffidenza, mezze verita'e empatia reciproca vicina a zero. I modelli finora cari alla cinematografia e, ancora di più ai serial televisivi, hanno teso a idealizzare sia la figura del medico ( eroe, semidio, capace di soffrire per gli altri quanto per se stesso), che quella del paziente ( sofferente, bisognoso, talvolta arrabbiato ma alla fine , vivo o morto, comunque grato). Medici che, dopo turni incalcolabili quanto a ore, sono sempre in grado di dare il massimo sia sotto il punto di vista tecnico che umano, che tornano in una casa spesso vuota ma comunque in ordine , col frigo vuoto, che mettono su un disco blues, bevono un superalcolico a digiuno ( ma mai una sigaretta -satana-)e sono pronti per ricominciare dopo 4 ore di sonno, sono da film di fantascienza o meglio horror. Eppure dal Dott. Kildaire in poi l'immagine del medico e' sempre piu'o meno stata questa, un missionario che combatte la morte senza resa, e quando vi si inchina rende comunque il trapasso del paziente un evento velato di misticicismo cosi' che per i congiunti la serenita' prende subito il posto del dolore e il lutto non somiglia mai alla disperazione. Certo tutto evolve e, miscelando vicende private con rianimazioni cardiorespiratorie al limite dell'impossibile si e' giunti fino al modello E.R. dove qaulsiasi medico, tirocinate o interno che dir si voglia, e' in grado di gestire qualunque emergenza, dal politraumatizzato su cui pratica qualsiasi intervento invasivo ( decomprime, arresta emorragie, estrae corpi estranei di qualsiasi dimensioni), all'arresto cardio-respiratorio dovuto alle cause piu' diverse ( infarti, intossicazioni, o ancora meglio da causa sconosciuta su un tizio che fino a pochi mnuti prima stava gocando a basket). Ora pur certo che per molti distinguere la fiction dalla realta' sia abbastanza semplice, noto che molti pazienti e ancor piu' familiari e accompagnatori, si aspettano che in un ospedale avvengano più o meno le stesse cose e che la morte sia un evento davvero eccezionale, per non parlare delle complicazioni, inaccettabili e senz'altro responsabilita' dell'incuria o dell'ignoranza dei medici. La serie del Dr House fa, almeno in parte, un pò di luce su una realta' ben diversa. Certo commentiamo dei telefilm ma non dimentichiamo che la cultura di massa non e' solo frutto della lettura di classici o di testi scientifici e quindi se il pubblico si appassiona all'isola dei famosi o ai programmi di Maria De Filippi, e' facile anzi direi logico che da telefilm basati su un denominatore, purtroppo comune, come la malattia, tragga impressioni e poi conclusioni spesso fuorvianti. Bene quindi mostare quanto il rapporto medico paziente sia conflittuale e spesso parta da una reciproca diffidenza per poi, forse approdare alla fiducia. Piace vedere un medico preparato, intuitivo, anche se stabilizzato nell'umore da oppiacei, che seguendo un ragionamento , un metodo clinico, giunga a diagnosi su patologie assolutamente eccezionali ( mi riferisco alla comune casistica). Sarebbe impensabile d'altra parte appassionare il pubblico con casi di banale insufficienza cardiaca, ictus, diabete o ipertensione .Ultima considerazione: in tutte queste serie TV e' il medico piu' capace e preparato, non il più raccomandato, ad evere responsabilita', oneri e onori. Questa si e' davvero fiction..In Italia
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