Bastardo dentro |
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Un film di Patrick Alessandrin.
Con Thierry Lhermitte, Ophélie Winter, Maria Pacôme, Leonor Watling, Clémentine Célarié.
continua»
Titolo originale Mauvais esprit.
Commedia,
durata 90 min.
- Francia, Spagna 2003.
uscita venerdì 23 settembre 2005.
MYMONETRO
Bastardo dentro
valutazione media:
2,79
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
L’idea, se così la si può chiamare, è donata da Senti chi parla, il film con Travolta dove un marmocchio non ancora in grado di parlare apostrofava il pubblico con la voce di Paolo Villaggio. L’edizione italiana di Bastardo dentro passa la palla ad Aldo, orfano di Giovanni e Giacomo: fornito di battute di terza scelta, il simpatico comico dovrebbe essere l’attrattiva di una commedia degli equivoci abbondantemente spruzzata di cinismo e basata su un caso di reincarnazione. Quello dello sfigatissimo Simon, architetto mancato tradito dalla ragazza che si vede derubato di un ottimo progetto dal re dell’immobiliare Vincent Porel. Il quale è un capitalista buono, a sua volta ingannato. Ma Simon non può saperlo; tant’è che - investito proprio dall’auto di Porel - si reincarna nel neonato appena partorito dalla moglie (ovviamente fedifraga) di questi, deciso a rendergli la vita impossibile. Preannunciate dai commenti “entropici” della voce di Aldo, le rappresaglie s’inanellano una dietro l’altra, variando dal pianto notturno al vomito in faccia alla cacca, ai tentativi di suicidio del piccolo bastardo per far morire di crepacuore il presunto bastardo grande. Umorismo scatologico da scuola elementare; ma c’è di peggio. C’è che gli sceneggiatori, consapevoli della fragilità dello spunto, intrecciano situazioni e personaggi secondari, cercando di farle quagliare alla fine. Dove si verifica un secondo caso di reincarnazione: speriamo non in vista di altre puntate.
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