Salvate il soldato Ryan

Difficile vedere tanta guerra sul video senza che il film sia in realtà di guerra. Ma Spielberg si diverte a sondare il senso della vita, e le inevitabili scelte ad essa connesse, con rara efficacia (ed un pizzico di accettabile retorica), tra pallottole sibilanti, schizzi di sangue e scoppi di granate. La prima visione al cinema ha mozzato il respiro con la scena dello sbarco (la migliore mai vista). Quelle successive a casa hanno disvelato, via via, gli innumerevoli spunti di riflessione suggeriti dalla pellicola. Un film incapace di emozionare può essere un bel film, ma non un capolavoro. E questo lo è senz'altro. Nella notte degli Oscar è stato penalizzato da un competitor assolutamente non dello stesso livello. Ma tant'è. Bravo (sebbene da me non amato) come al solito T.H., che, indubbiamente, ha inanellato in quel periodo una serie di films stellari (Forerest Gump, Il Miglio Verde, ...). Una pellicola, in sostanza, che non può mancare in ogni seria dvdteca, anche perchè si giova della visione ripetuta