Il titolo del film fa riferimento al motto usato dagli sniper per definire un "tiro di precisione" dove basta (se tutto va bene) un solo colpo per uccidere un bersaglio definito e da una distanza ragguardevole, possibilmente senza essere individuati. Quando il film uscì era forse (se la memoria non mi inganna) l'unico film "su piazza" decente sul tema degli "sniper". Narra di un sergente dei Marines "sniper" (Tom Berenger) inviato in un Paese del sud America (in una "missione ombra") per uccidere un personaggio "scomodo", implicato nel traffico della droga (se non erro): nella missione (svolta rigorosamente in coppia tiratore-osservatore) c'è al suo fianco un giovane tiratore (Billy Zane). La missione si rivelerà più dura del previsto (Tom Berenger verrà catturato e torturato) per vari motivi tra i quali un cecchino "nemico" molto abile che disturberà i due militari. Il film è degno di nota per il motivo prima detto: si vedono le tecniche realmente usate dagli "sniper", cioè quelle di infiltrazione ed esfiltrazione nel "territorio ostile", per avanzare senza essere visti, si vede il "sistema di coppia" tra tiratore ed osservatore, si vede la tecnica usata per sparare (dove conta direzione ed intensità del vento, stima della distanza, trattenere il fiato, ecc). Certo il film non è considerabile proprio "maniacale" nell'aderenza alla realtà (es. i reticoli di mira delle ottiche dei fucili sono un pò "ritoccate" per motivi spettacolari con qualche lucetta di troppo...), ma era il migliore del genere rispetto a tutta la scarsa/inesistente concorrenza in questo genere "di nicchia". Bello anche l'ambiente della foresta tropicale in cui si svolge l'azione. I vari "sequel" di questo primo film (...sono 3 o 4), usciti nel corso degli anni (nel titolo c'è sempre di mezzo il termine "Sniper"), sono tutti inferiori al primo episodio (alcuni di molto, altri di meno), essendo meno credibili di esso in vari aspetti. Oggi il genere può però contare su film migliori di "One shot one kill" (che comunque rimane ai primi posti), come ad es. l'ottimo "Shooter" (con Mark Wahlberg), in cui (sempre) un ex segente dei Marines "sniper" è implicato e poi incolpato di un omicidio politico: non è propriamente un film bellico (è un action- thriller), ma è molto "succulento" e più curato riguardo alla parte "tecnica" attinente al tiro di precisione, inoltre anche qui si vedono dei magnifici paesaggi montani.
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