Mimė metallurgico ferito nell'onore

Ciō che rende lo spettacolo indigesto č la sua ambizione. A divertire, con gli attori che si ritrova, ci sarebbe pure riuscita, eppure il film risulta greve. Ovunque, tolti alcuni felici momenti nel episodio Torinese, si avverte la fatica di dire, comunque, qualcosa sulla “cultura” della mafia. A prendersi troppo sul serio, poi, si rischia di sistemarsi, senza alcuna autoritā, al di sopra del buon gusto. Le insensate scenografie di E. Job affossano definitivamente l’operazione.