Pellicola drammatica a tinte noir, molto convincente e solida.
La sceneggiatura, che propone una trama particolarmente intricata e piena di colpi di scena, costituisce senza dubbio l'elemento di maggior valore dell'opera. Molto positiva la presenza di numerosi personaggi tutti collocati in ruoli importanti per lo sviluppo della storia, che ne esce variegata ed arricchita; solo nel finale si poteva far meglio, valorizzando maggiormente alcuni aspetti, compresa la sorpresa conclusiva che comunque è ben riuscita.
Apprezzabile la scelta di adottare una narrazione lineare, con lo scopo di rendere la trama facilmente comprensibile allo spettatore, al quale non sono richiesti eccessivi sforzi interpretativi.
Regia ordinaria che non si caratterizza per particolari virtuosismi, ma si concentra unicamente nel compito di valorizzare l'ottima sceneggiatura, restando un po' anonima in definitiva.
La pellicola ha la capacità di sorprendere il pubblico, pregio non da poco; i numerosi imprevisti rinnovano continuamente l'attenzione dello spettatore che resta avvinto dalla trama e desideroso di scoprire i numerosi misteri di cui la stessa è costellata.
Il cast è di buon livello: Lana Turner, benché non più giovanissima, era ancora un nome di notevole richiamo; non indimenticabile la prova di Anthony Quinn, in una parte non particolarmente indovinata per l'attore di origini messicane, che a causa del ruolo che lo ingessa un po' troppo non riesce a mettere in mostra le sue ben note doti istrioniche. Tra gli altri interpreti si ricorda Sandra Dee, nel suo classico ruolo di ragazza limpida e perbene.
Il film, che non raggiunge le due ore di durata, si segue con interesse sino in fondo.
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