Estate violenta

Nell'estate del 1943, a Riccione un giovane di nome Carlo va in vacanza dai suoi amici a passare l'estate.In pieno clima di guerra,a pochi passi dalla caduta fascista,i giovani vivono solo parzialmente l'ansia di una guerra ormai in crisi,e la vita di Carlo cambia quando incontra l'affascinante Roberta,vedova e madre.I due dopo continui sguardi e pensieri si ameranno,e durante un episodio di bombardamento si separeranno poiche' Carlo capisce che il suo destino e' alle armi.Valerio Zurlini firma la sua seconda regia,di cui tra l'altro e' anche soggettista e sceneggiatore insieme a Giorgio Prosperi e Suso Cecchi D'amico.Dopo aver raccontato un neorealismo rosa con LE RAGAZZE DI SAN FREDIANO,purtroppo poco apprezzato da pubblico e critica,Zurlini racconta la storia di una coppia borghese che vive l'amore nel clima del suo opposto ovvero la guerra. [+]

Nell'estate del 1943, a Riccione un giovane di nome Carlo va in vacanza dai suoi amici a passare l'estate.In pieno clima di guerra,a pochi passi dalla caduta fascista,i giovani vivono solo parzialmente l'ansia di una guerra ormai in crisi,e la vita di Carlo cambia quando incontra l'affascinante Roberta,vedova e madre.I due dopo continui sguardi e pensieri si ameranno,e durante un episodio di bombardamento si separeranno poiche' Carlo capisce che il suo destino e' alle armi.Valerio Zurlini firma la sua seconda regia,di cui tra l'altro e' anche soggettista e sceneggiatore insieme a Giorgio Prosperi e Suso Cecchi D'amico.Dopo aver raccontato un neorealismo rosa con LE RAGAZZE DI SAN FREDIANO,purtroppo poco apprezzato da pubblico e critica,Zurlini racconta la storia di una coppia borghese che vive l'amore nel clima del suo opposto ovvero la guerra.Poco incentrato visivamente sulla guerra,e e ben piu' indirizzato verso un amore che nasce con continui sguardi,movimenti,e si lega nell'inizio e nella fine con un mezzo chiaro, il treno(Carlo arriva con il treno,e Roberta se ne va con il treno) e si svolge sempre all'aperto(nei luoghi chiusi i due non riescono mai a comunicare ed esprimersi chiaramente,eccetto in una camera d'albergo quando ormai la fine della loro storia e' vicina,ma per il resto il loro amore viene coronato proprio quando scambiano il loro primo bacio ovvero fuori dalla villa),Pertanto,Zurlini dimostra il suo talento nel dirigere determinate sequenze (la scena in cui tutti si stanno divertendo al mare e improvvisamente arriva il bombardiere,oppure la scena finale del bombardamento difficilmente dimenticabile),I personaggi inoltre possiedono tutti un aspetto singolare,Carlo(interpretato da un buon Trintignan) e' decisamente difficle da inquadrare,egli e' scapestrato,vorrebbe rifiutarsi di arruolarsi e usa la comodita' del padre gerarca fascista per il rinvio militare,ma nonostante tutto ama follemente Roberta,una donna fragile vittima della madre tiranna e di un destino che hanno deciso gli altri al suo posto,pertanto le loro parti si invertono,Roberta s ribella proprio come un adolescente e Carlo invece cresce e si prende le sue responsabilita' decidendo di andare sotto le armi.La guerra non si vede se non negli occhi dei protagonisti immensamente terrorizzati quando sentono un collegamento con la guerra.Buono Trintignan e stupenda Eleonora Rossi Drago.Zurlini dirige sicuramente un ottimo film.

Ritengo sia un ottimo film , ho apprezzato in modo particolare la volontà del regista di mostrarci l'incedere della passione tra Carlo e Roberta attraverso più o meno lunghe sequenze in cui a farla da padrone sono giochi di sguardi e di luce. Il film sebbene non si soffermi in maniera particolare sulle atrocità della guerra è comunque in grado di trasmetterci in un paio di circostanze la giusta dose di angoscia e terrore proprie del conflitto, scena madre da questo punto di vista è quella del bombardamento del treno sul quale i due protagonisti si stavano dirigendo da Riccione  a Bologna. Per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi, Carlo è un giovane che non sa bene ciò che vuole dalla vita ma che nel mentre non disdegna la possibilità offertagli dal padre, gerarca fascista, di aggirare la chiamata alle armi. [+]

Ritengo sia un ottimo film , ho apprezzato in modo particolare la volontà del regista di mostrarci l'incedere della passione tra Carlo e Roberta attraverso più o meno lunghe sequenze in cui a farla da padrone sono giochi di sguardi e di luce. Il film sebbene non si soffermi in maniera particolare sulle atrocità della guerra è comunque in grado di trasmetterci in un paio di circostanze la giusta dose di angoscia e terrore proprie del conflitto, scena madre da questo punto di vista è quella del bombardamento del treno sul quale i due protagonisti si stavano dirigendo da Riccione  a Bologna. Per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi, Carlo è un giovane che non sa bene ciò che vuole dalla vita ma che nel mentre non disdegna la possibilità offertagli dal padre, gerarca fascista, di aggirare la chiamata alle armi. Roberta invece,  è una donna di 30 anni che è venuta da poco a conoscenza della morte del marito, caduto durante il conflitto, la quale deve poco a poco cedere al sentimento travolgente che la lega a Carlo, nonostante ciò le provochi non pochi sensi di colpa in quanto madre di una bambina piccola, vedova di un uomo da poco deceduto e figlia di una donna severa che le ha sempre imposto le sue decisioni. Il film termina con i due che sono costretti a lasciarsi in quanto, Carlo decide infine di non sottrarsi più alla coscrizione mentre la donna una volta sfuggita al bombardamento tornerà dalla figlia, lasciata a Riccione, preoccupata per ciò che potrebbe esserle accaduto. Lieta scoperta per quanto mi riguarda Eleonora Rossi Drago, attrice dotata di fascino sofisticato quanto ammaliante e che interpreta alla perfezione il ruolo di una donna afflitta da un notevole conflitto interiore, buona infine la prova di Trintignant. [-]