Estate violenta

Ritengo sia un ottimo film , ho apprezzato in modo particolare la volontà del regista di mostrarci l'incedere della passione tra Carlo e Roberta attraverso più o meno lunghe sequenze in cui a farla da padrone sono giochi di sguardi e di luce. Il film sebbene non si soffermi in maniera particolare sulle atrocità della guerra è comunque in grado di trasmetterci in un paio di circostanze la giusta dose di angoscia e terrore proprie del conflitto, scena madre da questo punto di vista è quella del bombardamento del treno sul quale i due protagonisti si stavano dirigendo da Riccione  a Bologna. Per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi, Carlo è un giovane che non sa bene ciò che vuole dalla vita ma che nel mentre non disdegna la possibilità offertagli dal padre, gerarca fascista, di aggirare la chiamata alle armi. Roberta invece,  è una donna di 30 anni che è venuta da poco a conoscenza della morte del marito, caduto durante il conflitto, la quale deve poco a poco cedere al sentimento travolgente che la lega a Carlo, nonostante ciò le provochi non pochi sensi di colpa in quanto madre di una bambina piccola, vedova di un uomo da poco deceduto e figlia di una donna severa che le ha sempre imposto le sue decisioni. Il film termina con i due che sono costretti a lasciarsi in quanto, Carlo decide infine di non sottrarsi più alla coscrizione mentre la donna una volta sfuggita al bombardamento tornerà dalla figlia, lasciata a Riccione, preoccupata per ciò che potrebbe esserle accaduto. Lieta scoperta per quanto mi riguarda Eleonora Rossi Drago, attrice dotata di fascino sofisticato quanto ammaliante e che interpreta alla perfezione il ruolo di una donna afflitta da un notevole conflitto interiore, buona infine la prova di Trintignant.