Dalla prima vera esperienza cinematografica di Bergman qui come assistente alla regia e sceneggiatore del suo maestro putativo Sjoberg un opera che verte sulla figura di un sadico professore di latino che trova sfogo alle sue passioni più represse nel tormentare i suoi studenti ed in modo del tutto speciale e patologico l’ allievo Widgren fino ad includere in questo anche la sua vita intima e privata costringendo addirittura al suicidio la sua fidanzata. Si potrebbe definire un film di denuncia sociale sulla realtà educativa del tempo, un film cupo nel quale ci sono già alcuni temi del cinema bergmaniano, le atmosfere opprimenti, la malattia, le ossessioni.
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Dalla prima vera esperienza cinematografica di Bergman qui come assistente alla regia e sceneggiatore del suo maestro putativo Sjoberg un opera che verte sulla figura di un sadico professore di latino che trova sfogo alle sue passioni più represse nel tormentare i suoi studenti ed in modo del tutto speciale e patologico l’ allievo Widgren fino ad includere in questo anche la sua vita intima e privata costringendo addirittura al suicidio la sua fidanzata. Si potrebbe definire un film di denuncia sociale sulla realtà educativa del tempo, un film cupo nel quale ci sono già alcuni temi del cinema bergmaniano, le atmosfere opprimenti, la malattia, le ossessioni. Da godere la lingua originale con sottotitoli che rende ancor meglio l’aura di una film datato ma a suo modo vivo e gioioso come la gioventù che vi è rappresentata.
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