Stefano Reggiani
Danton è il penultimo film del Wajda esule. Cacciato dalle cariche rappresentative del cinema polacco, costretto a lavorare all'estero, anche se non ufficialmente bandito, Wajda non rinuncia alle sue ragioni e alle sue riflessioni. E stato un anticipatore e un testimone del precario trionfo di Solidarnosc (L'uomo di marmo, L'uomo di ferro), ma non è stato soltanto il cantore della rivoluzione sindacale. Più indietro e più a fondo, Wajda è un analista senza illusioni della storia del suo paese. [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (3037 caratteri spazi inclusi) su 24 novembre 1983