Giuseppe Marotta
Se Leonardo Cortese ha, come regista, qualche ambizione, la nasconde bene. Parlo del film Violenza sul lago, che vorrebbe essere di polemica sociale. Perché, si domanda il Cortese, un uomo che abbia ucciso non trova, espiata la pena,.,che diffidenza e rancore? È certo, chi lo biasima, che :nei panni suoi avrebbe agito diversamente? “No”, risponde categoricamente Violenza sul lago, nel quale vediamo il giovane Marco ammazzare a pugni il seduttore della sorella, pagare il crimine con due anni di carcere e innamorarsi proprio (che duttile sceneggiatore è il Caso!) della figlia del procuratore generale che aveva sollecitato, per lui, trent'anni e passa. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (2768 caratteri spazi inclusi) su 1956