Goya - Visioni di carne e sangue

Tutto il film sembra costruito per tentare di "purificare"  Goya. Ma Goya non ha bisogno di essere purificato. Chi ha studiato questo grande Artista sa benissimo che non si può parlare di lui e della sua arte  senza descrivere una delle sue più grandi sue caratteristiche : il sarcasmo.   Goya era una persona che credeva nei forti valori dell'amicizia e sapeva benissimo che a corte non poteva averli e a corte , astutamente, sapeva bene come proporsi e come entrare e restare nelle grazie dei nobili. Fuori da questa complessa realtà, Goya era un uomo che amava la caccia, amava bere un bicchiere di vino con gli amici e usare un linguaggio molto colorito, lo testimoniano le lettere che ha scritto al suo più grande amico.   Goya, per chi conosce la storia dell'arte ed ha una buona esperienza figurativa e conosce il linguaggio visivo, ha visibilmente ed inesorabilmente dipinto i reali prendendosi un po' gioco di loro con evidente sarcasmo.  Quale fosse il suo animo e la sua ideologia politica lo testimoniano le sue opere.  Affermare in quasi tutto il film che Goya non è vero,  come dicono in tanti,  che fosse sarcastico, significa, a mio avviso, appartenere ad una ideologia opposta alla sua ed usare  ogni mezzo per ricondurre questo meraviglioso Artista forzatamente e pateticamente tra chi in quel periodo amava i reali e tra chi ancora oggi non ha accettato la realtà. Non consiglio di andar a vedere questo triste film , anche perché, con tutte le opere pittoriche del grande Artista a disposizione, le inquadrature per troppo tempo mostrano gli "esperti" intervistati.   Per chi ama Goya è un film da dimenticare.