La fattoria maledetta

Ispirato al lovecraftiano Il colore venuto dallo spazio, La fattoria maledetta è un horror semi-sconosciuto diretto da David Keith. Per struttura ed effetti speciali ricorda La casa di Sam Raimi. Perfetta la scelta degli attori; Claude Akins e Malcolm Danare interpretano il duro e bigotto padre di famiglia e suo figlio Cyrus, grasso e mentalmente ritardato. Fanno da controparte Kathleen Jordon Gregory, la docile e vogliosa madre di famiglia Frances e i suoi due figli Zach e Alice interpretati dai fratelli Wil ed Amy Wheaton. Ripugnanti visioni che vanno dalle manciate di vermi all’interno delle mele alle pustole che gradualmente compaiono sui volti dei personaggi accompagnano il perplesso spettatore per quasi tutta la durata del film. La famiglia Hayes ricorda i modi burberi dei Sawyer in Non aprite quella porta, la fattoria sembra la casa infestata di Poltergeist entrambi film di Tobe Hooper. Altri curiosi personaggi ruotano intorno alla famiglia: il perfetto vicino di casa con la sua bella moglie, l'agente immobiliare, il villoso bracciante. The Curse è il titolo americano, ovvero la maledizione. E proprio di maledizione si tratta considerando che l'abbondante raccolto futuro portatore di ingente pecunia andrà in fumo per colpa di un meteorite di liquami contaminati caduto dal cielo. Le falde acquifere risulteranno irrimediabilmente ammorbate. All'horror si unisce in tal modo la fantascienza. Il racconto alla base del film in chiave moderna sarebbe stato senza dubbio ideato da uno scrittore del calibro di Stephen King. Da annotare la partecipazione alla produzione e agli effetti speciali del poliedrico maestro Lucio Fulci. Eventi fortunosi, uccisioni forzate, trucchi grossolani ed effetti speciali vintage fanno de La fattoria maledetta un film cult del cinema horror americano.