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Leggendo questa recensione, di Laura, Luisa e Morando Morandini, ho provato un certo stupore, nei confronti di, solitamente, buoni critici, che quì sfiorano il turpiloquio, degno quasi degli attuali "grillini cinque stelle".
Non entro affatto nel merito del film che, certamente, capolavoro non è, e che gli addetti sicuramente ben conoscono, anche se la colonna sonora, forse, un cenno lo meritava, ma prendiamo atto che i critici non sono quasi mai dei musicofili.
Evidenzio solo il fatto che un critico che esprime, a buon diritto, un giudizio negativo, dovrebbe attenersi ad una propria etica che lo vincoli ad un linguaggio almeno misurato e corretto.
Frasi come "film bovino, lento, sgangherato" esprimono un livore che squalifica e non rende obiettivo il redattore, che, probabilmente, ha ricevuto qualche sgarberia dal produttore o dal regista del film, generando, per reazione, una critica così becera ed ancorchè offensiva! : "Il ranocchio di Esopo e Lelouch".
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
