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In una piovosa vigilia di natale, in una piccola stazione di Polizia, entra un uomo che afferma di chiamarsi Nessuno e confessa di aver ucciso sei persone. Immediatamente arrestato, i poliziotti non riescono a scoprirne la vera identità poichè privo di impronte digitali e ad ogni sua confessione dei sei omicidi, uno per uno i poliziotti della stazione muoiono. Si renderanno conto che l'uomo somiglia tremendamente ad un barbone da loro torturato un anno prima, morto esattamente alle 20.14 di quello stesso giorno, ora in cui l'uomo entra nell'ufficio di Polizia. Thriller-horror senza mordente, scontato e prevedibilissimo in cui almeno sulla carta gli elementi del buon film ci sarebbero pure ma vengono mal utilizzati e a latitare è soprattutto la tensione. Il passato che ritorna inesorabile sottoforma di uno spirito assetato di vendetta non riesce a coinvolgere lo spettatore e il finale è quello che ci si aspettava già da diversi minuti, quando ormai uno ad uno i poliziotti erano stati già eliminati ed era rimasto solo il detective, principale colpevole della morte del barbone. Dopo un paio di rovesci, che non scuotono comunque il giudizio sul film, interpretazioni modeste e una mediocrità di fondo evidente, il film termina (per fortuna) frettolosamente. Dire di girarci a largo è un sentitissimo consiglio.
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