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La sceneggiatura riesce a mantenere viva l'attenzione senza ricorrere ad effetti speciali particolarmente pulp. e lasciando incerto lo spettatore sull'origine di quelle che sembrano visioni più che ricordi o premonizioni. Proprio in questo sta il valore del film che miscela abilmente vari generi senza mai eccedere.L'immagine della bimba con varie cicatrici sul viso non è particolamente truculenta come farebbe pensare l'attimo di sospensione in cui la madre si avvicina all'altalena lasciandoci immaginare che quello che si svelerà ai suoi occhi non sarà piacevole..Il continuo andare e venire fra passato e presente non risulta eccessivo, anche perchè il cinema ci ha ormai abituato a questi andamenti non lineari. Il finale è l'unico che avrei potuto immaginare, personalmente, anche se forse non così " esplosivo". Sandra Bullock mi sembra all'altezza della parte mentre il marito è poco convincente come pure la descrizione quasi idilliaca della vita familiare. Un film gradevole, nel suo genere, senza aspirazioni al capolavoro.
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