L'ultimo dei mohicani |
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Un film di Michael Mann.
Con Daniel Day-Lewis, Madeleine Stowe, Russell Means, Eric Schweig, Jodhi May.
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Titolo originale The Last of the Mohicans.
Western,
durata 130 min.
- USA 1992.
MYMONETRO
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Kolossale polpettone
di AlbertFeedback: 11371 | altri commenti e recensioni di Albert |
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lunedì 3 febbraio 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"L'ultimo dei Mohicani" si ispira al film "Il re dei pellirosse" che si rifà al libro " L'ultimo dei Mohicani" del 1826 di James Fenimore Cooper. Siamo nel 1757 e francesi e inglesi si contendono delle terre in Nord America, durante la Guerra dei sette anni. Vi sono indigeni che si schierano con gli inglesi e altri con i francesi. Michael Mann è un regista che non ha ancora fatto molti film, ma che ne annovera alcuni di grande successo commerciale, come proprio questo che stiamo or ora recensendo. È il regista di bei film come Collateral, Manhunter, Heat ma anche di film di valore discutibile come questo o il più recente Ferrari. "L'ultimo dei Mohicani" è un film molto ruffiano, perché unisce tanti ingredienti che piacciono al grande pubblico. Fotografia accattivante, molta azione, storia d'amore banalissima e ridicola per i dialoghi improponibili, attore protagonista molto avvenente, buoni e cattivi manicheisticamente suddivisi in modo chiaro. Fondamentale è che lo spettatore non debba pensare. Ma la valutazione di questo polpettone non può essere manichea come i buoni e i cattivi del film, quindi è giusto elogiare il forte impatto visivo di questo film colorato dala fotografia molto curata, la musica che ci accompagna durante il film e che è così orecchiabile da risultare familiare anche anni dopo. Day-Lewis recita in modo adeguato al suo ruolo ed anche i costumi sono congrui. Però il melodrammatico incombe a rendere poco credibile la maggior parte dei personaggi, senza mai, non dico approfondire, neppure sfiorare una benché minima dimensione psicologica. Vista la netta sopravvalutazione di questo kolossal-polpettone, qualcuno è arrivato a considerarlo un capolavoro. Allora Barry Lindon con che sostantivo o aggettivo lo potremmo definire. Un po' di senso della misura please.
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