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"David and Goliath"(Ferdinando Baldi, Richard Pottier, ma in molte scene lo stesso Orson Welles, che interpreta re Saul, tratto dal Primo e Secondo libro di Samuele, sceneggiatura di Gino Mangini, Ambrogio Molteni, Emimmo Salvi, Umberto Scarpelli, 1959): La vicenda di David, profeitizzato da Samuele come nuovo re in sosituzione del decadente re Saul, che diviene l'eroe di Israele, come popolo prediletto da Jahwe-Dio, in opposzione all'idolatrai poltietstica quanto imperialistica dei Filistei, dove Goliath è il paladino di questi. Lo stesso re Saul avrù molte riserve verso David, che pure assume come"cooperatore al trono", ma non nasconde il fatto di volerlo elminiarare. Ma la volontà divina, incarnata nella figura del pastore David, si fa strada appunto in oppisizione a costui o meglo nel segno d una teleologia che segue il suo corso, non guardando alle miserie umane e dei potenti. Decisamente , se "David And Goliath"fa parte in pieno dei film biblici dell'epoca(fine 1950.inizio Sixties)e lo fa con l'esibizione delle enormi statue idolatriche dei Filisteri, se i loro riti sono seguiti e descritti come esibizione di riccheezaa e sfarzo, con le danze di donne un po'discinte(di più non permetteva la censura del tempo), dall'altra nel personaggio di Saul, che è impersonato da Orson Welles, doppiato nella versione italaiana da Gino Cervi, è piena la teatralità che Welles(pur non accreditato nel e dal casting)a voluto conferire alle scene nelle quali è contrapposto a David(ivica Pajer sullo schermo, in questa versione), dove giustamwnte la solennità drmmatica e ieratica della situazione è descitra in pieno)e idem vale per il profeta Samuele(Hilton Edwards, l'attore cvhe interpreta la parte). Che poi Ivica Pajer sia sostanzialmente un"fusto", quasi contrastando con l'immagine catechistica del David govane pastorello, quasi solo innamorato della sua fionda, è una concessione, in qualche ,modo"necessaria"e"necessitata"a una condizione che porta alla lotta con il gigante filisteo GOliath. IN questa coproduzione itaalo-statunintense, che vede come famosi interpreti italiani Massimo Serato e Eleonora Rossi Drago, la volontà di seguire da vicino il testo biblico, come"d'uopo"non può distogliere però dalla volontà spettaclare che si realizza in varie sequenze clou e che comunque non intralcia il cammino soteriologico qui descritto in una dlele sue tappe fondamentali, che portano alla deinfitiva vittoria del monoteismo sul politeismo e cosneguentemente o meglio in maniera correalta, alla vittoria di Israele su chi minaccia questo popolo dall'esterno. El Gato
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