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Con Bebèl un film è sempre scanzonato e anche la violenza criminale o della polizia non raggiunge mai toni crudi o raccapriccianti,d'altronde in Francia non finisce tutto in "melò"? Friedkin ha già girato The french connection
ed è tutto un'altra cosa.La simpatia di Belmondo e la sua acrobatica fisicità catturano comunque lo spettatore ,anche se alcune scene rimandano al già citato di Friedkin (scena del metrò) e al Bacio dell'assasssino di Kubrick (la scena tra i manichini del Lafayette).Un po' tra la malavita convenzionale e un serial killer un poco fumettistico il protagonista si muove in scene con un pizzico di suspence e in una azione metropolitana poco frenetica ,con panoramiche quasi turistiche di Parigi. Al nostro Adalberto Maria Merli tocca ancora una parte da villain, poco approfondito dalla sceneggiatura, ma dalla voce splendida e dall'inquietante espressività,con lo Strangolatore di Boston di Fleischer si era già andati molto oltre .Bella la colonna sonora di Morricone bravi i caratteristi degli altri personaggi.
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