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Un film come "an elephant sitting still" non viene mai archiviato dalla memoria di chi l'ha visto. Definire capolavoro un film di quasi 4 ore è coraggioso come il coraggio di chi si prende la briga di vederlo. Ma la potenza (neo?)realistica e l'intensità espressiva di tutti i protagonisti ripagano alla grande lo sforzo. L'unica analogia che mi sovviene è "la maman et la putain" di Eustache, un altro film capolavoro, un altro film di 4 ore, un altro film con dominanza assoluta di dialoghi stringenti e lunghissimi primi piani, ma improntato ad un neorealismo molto più leggero, esistenziale e quasi decadente di una Francia e quindi di un Europa di inizio anni '70. Qui invece siamo in Cina, siamo nel 2017, ma sembra di essere in un Italia rosselliniana o di De Sica del primo dopoguerra
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