Quando un anno fa vidi per la prima volta questo lungometraggio, rimasi di stucco, penetrò in me una smania paradossalmente rilassante che mai avevo provato in precedenza, un senso di sazietà inappagata. "Trouble every day" è un'ottima trasposizione metaforica sullo schermo dei rapporti uomo/donna nella società moderna. Chiunque lo interpretasse in chiave horror sbaglierebbe e ne rimarrebbe giustamente deluso. Lo definirei un film espressioniat/pornografico, per come mostra la nudità, per come la telecamera sta sulla carne, nel sangue dei personaggi e finanche sugli oggetti, per la fotografia "satura". Cinema quasi muto sul disagio e sull'impossibilità ed incapacità di amare completamente: il protagonista non riesce ad amare fisicamente se non divorando e perciò non vuole consumare il matrimonio con la moglie per non ucciderla.
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Quando un anno fa vidi per la prima volta questo lungometraggio, rimasi di stucco, penetrò in me una smania paradossalmente rilassante che mai avevo provato in precedenza, un senso di sazietà inappagata. "Trouble every day" è un'ottima trasposizione metaforica sullo schermo dei rapporti uomo/donna nella società moderna. Chiunque lo interpretasse in chiave horror sbaglierebbe e ne rimarrebbe giustamente deluso. Lo definirei un film espressioniat/pornografico, per come mostra la nudità, per come la telecamera sta sulla carne, nel sangue dei personaggi e finanche sugli oggetti, per la fotografia "satura". Cinema quasi muto sul disagio e sull'impossibilità ed incapacità di amare completamente: il protagonista non riesce ad amare fisicamente se non divorando e perciò non vuole consumare il matrimonio con la moglie per non ucciderla. Eppure Shane e Corè,sua presunta amante e moglie del Dr.Semenon, non sono da sempre cannibali ma lo sono diventati per un farmaco sperimentale agente sulla libido, progettato dallo stesso Semenon. Si troverà l'antidoto??? Le nostre vite saranno più come prima??? Pessimista come pochi, eppure pieno di malinconica speranza, evidente, sul finale, nell'abbraccio disperato tra Shane e June che si ritrovano dopo una notte nera in un'alba insanguinata. Superbo Vincent Gallo, brave anche le due attrici, una malata Beatrice Dalle e la delicata e premurosa Tricia Vessey. Bellissimo e coinvolgente commento musicale dei Tindersticks. Oggi è molto difficile trattare cinematograficamente il tema dell'amore dopo tutto ciò che già è stato detto; Claire Denis ha imboccato una strada inedita per farlo, prendendosi molti rischi. Tra i film più significativi degli ultimi dieci anni sull'argomento, insieme a "The brown bunny", che vede protagonista, oltre che regista, ancora Vincent Gallo.
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