reiver
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domenica 10 giugno 2007
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l'evoluzione del "duro"
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"Getaway!" è uno dei migliori film del grande Sam Peckinpah:un gradino sotto "Il mucchio selvaggio" (per cui ci vorrebbero 6 stelline) e sullo stesso livello,a mio parere,di "Sfida nell'alta sierra" e "Pat Garrett e Billy Kid".
E',soprattutto,un esempio di come il cinema d'azione,spesso vituperato,possa essere sinonimo di qualità:cosa difficile da credere in tempi come quelli attuali che hanno portato a uno scadimento del genere forse irreversibile.
Il "Doc" McCoy di McQueen rappresenta l'evoluzione naturale dei classici "duri" hollywoodiani interpretati da Bogart, da Cagney o da John Garfield (un grande attore,polivalente,prematuramente scomparso e caduto nel dimenticatoio):un personaggio cinico,quasi spietato, freddo e calcolatore nel preparare il "colpo" e nell'eseguirlo,ma corroso interiormente dal dubbio e dall'insicurezza,a causa degli anni passati in carcere che ne hanno minato le certezze.
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"Getaway!" è uno dei migliori film del grande Sam Peckinpah:un gradino sotto "Il mucchio selvaggio" (per cui ci vorrebbero 6 stelline) e sullo stesso livello,a mio parere,di "Sfida nell'alta sierra" e "Pat Garrett e Billy Kid".
E',soprattutto,un esempio di come il cinema d'azione,spesso vituperato,possa essere sinonimo di qualità:cosa difficile da credere in tempi come quelli attuali che hanno portato a uno scadimento del genere forse irreversibile.
Il "Doc" McCoy di McQueen rappresenta l'evoluzione naturale dei classici "duri" hollywoodiani interpretati da Bogart, da Cagney o da John Garfield (un grande attore,polivalente,prematuramente scomparso e caduto nel dimenticatoio):un personaggio cinico,quasi spietato, freddo e calcolatore nel preparare il "colpo" e nell'eseguirlo,ma corroso interiormente dal dubbio e dall'insicurezza,a causa degli anni passati in carcere che ne hanno minato le certezze.
Con accanto la deliziosa Ali McGraw,McQueen è la spina dorsale del film,ma è sicuramente attorniato da caratteristi di grande livello (fra tutti vorrei ricordare Al Lettieri,il "Sollozzo" del primo "Padrino") e guidato da un grandissimo regista.
L'incontro con la McGraw portò alla nascita di un sodalizio sentimentale che forse costò qualcosa a McQueen dal punto di vista professionale:la giovane attrice era al tempo infatti già legata a un noto produttore della Warner,che se la legò al dito (solo così si spiega,secondo me,la mancata nomination all'Oscar per "Papillon" l'anno successivo).
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venerdì 8 febbraio 2008
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western poliziottesco
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Peckinpah fa Cupido e stavolta combina un passionale incontro amoroso tra due generi di cinema, vicini e comunque distanti: il poliziesco americano dei Settanta e lo spaghetti western.Questi due magnifici mondi, i loro immaginari con i loro valori assoluti, nel film giocano a corteggiarsi,ad amarsi,a litigare per poi fare l'amore come non l'hanno mai saputo fare.
Poliziesco è: Techicolor, sangue rosso pomodoro,polizia corrotta più della criminalità, gli abiti elegantissimi di Steve McQueen, duro che non riesce più ad essere tenero dopo 4 anni di carcere, gli occhi pieni di lacrime della soave Ali MacGraw, gli inseguimenti e le sgommate delle Chevrolet.
Western è: i silenzi senza tempo di McQueen dentro il carcere mentre gioca a scacchi o a costruire ponti con gli stecchini di legno, le costolette di maiale e tutti i momenti sadici e sudati di Al Lettieri e la coppietta medico-infermiera sequestrata, il portiere dell'alberghetto ed i poliziotti texani con i cappelloni, l'indimenticabile sporchissima fuga nell'immondizia.
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Peckinpah fa Cupido e stavolta combina un passionale incontro amoroso tra due generi di cinema, vicini e comunque distanti: il poliziesco americano dei Settanta e lo spaghetti western.Questi due magnifici mondi, i loro immaginari con i loro valori assoluti, nel film giocano a corteggiarsi,ad amarsi,a litigare per poi fare l'amore come non l'hanno mai saputo fare.
Poliziesco è: Techicolor, sangue rosso pomodoro,polizia corrotta più della criminalità, gli abiti elegantissimi di Steve McQueen, duro che non riesce più ad essere tenero dopo 4 anni di carcere, gli occhi pieni di lacrime della soave Ali MacGraw, gli inseguimenti e le sgommate delle Chevrolet.
Western è: i silenzi senza tempo di McQueen dentro il carcere mentre gioca a scacchi o a costruire ponti con gli stecchini di legno, le costolette di maiale e tutti i momenti sadici e sudati di Al Lettieri e la coppietta medico-infermiera sequestrata, il portiere dell'alberghetto ed i poliziotti texani con i cappelloni, l'indimenticabile sporchissima fuga nell'immondizia.
Quando i mondi si incontrano poi, esplode tutto: tanto amore e tantissimi morti, come solo un Peckinpah in grande spolvero sa mischiare con tale erotico distacco.
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luca scialò
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lunedì 20 dicembre 2010
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steve mcqueen fa la differenza
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Doc Mccoy, abile rapinatore di banche, viene rilasciato su cauzione pagatagli da un boss, Jack Beynon, proprio per compiere un colpo in una banca. Ma qualcosa va storto e così è costretto alla fuga col malloppo insieme alla moglie Carol Mccoy.
Tra sparatorie, inseguimenti, litigi tra i due, il film scorre via in modo entusiasmante, sebbene di tanto in tanto palesi di non essere un capolavoro del genere.
Tratto da un romanzo di Jim Thompson, gode di una buona trasposizione cinematografica, soprattutto per il carisma di Steve McQueen.
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Doc Mccoy, abile rapinatore di banche, viene rilasciato su cauzione pagatagli da un boss, Jack Beynon, proprio per compiere un colpo in una banca. Ma qualcosa va storto e così è costretto alla fuga col malloppo insieme alla moglie Carol Mccoy.
Tra sparatorie, inseguimenti, litigi tra i due, il film scorre via in modo entusiasmante, sebbene di tanto in tanto palesi di non essere un capolavoro del genere.
Tratto da un romanzo di Jim Thompson, gode di una buona trasposizione cinematografica, soprattutto per il carisma di Steve McQueen.
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jos d
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martedì 30 marzo 2010
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peckinpah opera nel segno della continuità
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Doc McCoy (Steve McQueen) è un rapinatore professionista attualmente in prigione; spera di uscire al più presto e cambiare vita, ma il giudice gli nega la grazia nonostante la sua ottima condotta carceraria; così, accetta l’offerta di un capetto locale di nome Beynon (Ben Johnson) che lo fa scarcerare per averlo a sua disposizione per un colpo in banca cui prenderanno parte anche Carol (Ali MacGraw), la bella mogliettina di Doc, e due brutti ceffi ingaggiati dallo stesso Beynon. La rapina riesce ma finisce nel sangue e McCoy è costretto a sparare sia a Beynon -in realtà è sua moglie ad ammazzarlo- che ad uno dei complici, tale Rudy Butler (Al Lattieri), che però sopravvive e gli si mette alle calcagna.
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Doc McCoy (Steve McQueen) è un rapinatore professionista attualmente in prigione; spera di uscire al più presto e cambiare vita, ma il giudice gli nega la grazia nonostante la sua ottima condotta carceraria; così, accetta l’offerta di un capetto locale di nome Beynon (Ben Johnson) che lo fa scarcerare per averlo a sua disposizione per un colpo in banca cui prenderanno parte anche Carol (Ali MacGraw), la bella mogliettina di Doc, e due brutti ceffi ingaggiati dallo stesso Beynon. La rapina riesce ma finisce nel sangue e McCoy è costretto a sparare sia a Beynon -in realtà è sua moglie ad ammazzarlo- che ad uno dei complici, tale Rudy Butler (Al Lattieri), che però sopravvive e gli si mette alle calcagna. Oltre che a Butler i due fuggiaschi dovranno stare attenti anche alla polizia ed ai compari di Beynon. Certamente si può affermare che con questo lavoro Peckinpah opera fondamentalmente sotto il segno della continuità stilistica, anche se la sceneggiatura di Walter Hill -ispirata ad un romanzo del ’59 di Jim Thompson- e la presenza di un divo alla Steve McQueen fanno sì che in questo caso, rispetto al precedente Cane di paglia, prevalga l’elemento dell’azione rispetto all’analisi della psicologia di coppia dei protagonisti (aspetto comunque presente ma meno pregnante rispetto al precedente citato). Altro elemento più accentuato in questo film: il modo in cui Peckinpah mischi uno stile fondamentalmente crudo e realistico con alcune sequenze invece piuttosto grottesce, affidate principalmente al personaggio interpretato da Al Lattieri (su tutte quella in cui fa sesso con la compagna –consensiente- di un povero veterinario legato e costretto a guardare che poi finisce per impiccarsi nel bagno…e quelli danno pure il suo nome al gatto!)
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alessandro rega
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mercoledì 26 febbraio 2014
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ci vuole un bel thriller pulp alla peckinpah !
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Un thrillerone così forte e violento era da molto che non lo vedevo. Di quelli che, alla fine, dopo averti tenuto col fiato sospeso per tutta la durata, ti fanno fare un bel respiro ed esclamare compiaciuti:- Ah...un thrillerone così mi ci voleva proprio.
Steve McQueen interpreta un "criminale" potente e spietato, che affronta una marea di peripezie, trovandosi all'interno di un intrigo intricato da cui è complicato uscire vivi.
Peckinpah filma in maniera impeccabile tutto ciò e catapulta lo spettatore dentro il film! Violenza, azione, tensione adrenalinica. Non sono tanti (quindi non troppi) i tocchi di classe del regista, che qui lascia parlare le immagini, che sono abbastanza fluide di per sé.
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Un thrillerone così forte e violento era da molto che non lo vedevo. Di quelli che, alla fine, dopo averti tenuto col fiato sospeso per tutta la durata, ti fanno fare un bel respiro ed esclamare compiaciuti:- Ah...un thrillerone così mi ci voleva proprio.
Steve McQueen interpreta un "criminale" potente e spietato, che affronta una marea di peripezie, trovandosi all'interno di un intrigo intricato da cui è complicato uscire vivi.
Peckinpah filma in maniera impeccabile tutto ciò e catapulta lo spettatore dentro il film! Violenza, azione, tensione adrenalinica. Non sono tanti (quindi non troppi) i tocchi di classe del regista, che qui lascia parlare le immagini, che sono abbastanza fluide di per sé. Peckinpah sistema qualcosina per rendere fruibile il tutto.
Ma ciò non significa affatto che il suo stile non si conservi in quest'opera...Al contrario !
Mai come in quest'opera il suo stile è molto riconoscibile e la regia è impeccabile sotto tutti i punti di vista; rende il film più duro ed energico.
Non avete nulla da fare (improbabile) ? Avete molte cose da fare o non avete voglia di far nulla (probabile) ? Beh...il mio consiglio è di vedervi sto' film se non l'avete già fatto, perché ne rimarrete certamente soddsfatti.
Dunque, un pulp movie alla peckinpah....lungometraggi così tosti ed espressivi non ne facevano all'epoca (almeno non con questa durezza ed al contempo fluidità nel trasmettere il messaggio, l'emozione ed il contenuto) né, figuriamoci, oggigiorno.
Poi, non c'è più ne peckinpah né McQueen, purtroppo, ed è questo il problema fondamentale (oltre al sistema in generale che non lo permette).
Quindi, l'unica cosa che resta da fare è vederselo. Tecnicamente ottimo e vigoroso nei contenuti ! Ottimo, a mio modo di vederla, anche il finale; anche se forse un po' cercato, perché comunque concludere il film non era semplice ed è stato, tutto sommato, una gran bella scelta quella del finale, che non stona.
Solo un appunto, ho alcune critiche alla scena dello schiaffeggio alla ragazza da parte di McQueen.
Un po' tutto il film è maschilista e sì, a quanto pare Peckinpah è un po' misogino, considerando anche le altre sue opere. Perché, per un'accusa tale può essere rivolta solo se l'aspetto della donna inferiore all'uomo è ripetuto insistentemente e con accanimento e se, in talune parti, questo aspetto è inserito probabilmente in modo superfluo, nel senso di ingiustificato (mi sembra, quindi, ci siano le condizioni).
Tuttavia, ciò non toglie che questo resta un ottimo film e questo aspetto non ha influito sul mio voto, poiché, almeno in questa pellicola, nel contesto è inserito in modo opportuno e quindi Peckinpah è parzialmente giustificato, pur rimanendo vivo il sospetto.
Al massimo, un mezzo voto l'avrò sottratto in quanto, quella tra la MacGraw e McQueen, non sembra affatto essere la miglior storia d'amore della storia del cinema (eufemismo).
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elgatoloco
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sabato 5 marzo 2016
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uno di grandi film degli anni 1970
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"Getaway!"(significativo anche il punto esclamativo apposto)è uno dei grandi film degli anni 1970: lo è per l'accordo pieno(quasi "sinfonico"per dirla musicalmente)tra la regia di Peckinpah e la sceneggiatura di Walter Hill, allora quasi agli esordi, da un romanzo di Jim Thompson; lo è, ancora, per l'uso molto intelligente del montaggio alternato; lo è per l'eccelsa interpretazione di tutti, da Steve McQueen(uno dei veri miti a pieno e giusto titolo)a Ali Mc Grave, da Ben Johnson ad Al Lettieri, ma non solo. Lo è, soprattutto, per aver saputo ergere a mito(quasi da"coscienza infelice", per dirla hegelianamente)l'eroe individuale, anche se accompagnato dalla sua"metà".
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"Getaway!"(significativo anche il punto esclamativo apposto)è uno dei grandi film degli anni 1970: lo è per l'accordo pieno(quasi "sinfonico"per dirla musicalmente)tra la regia di Peckinpah e la sceneggiatura di Walter Hill, allora quasi agli esordi, da un romanzo di Jim Thompson; lo è, ancora, per l'uso molto intelligente del montaggio alternato; lo è per l'eccelsa interpretazione di tutti, da Steve McQueen(uno dei veri miti a pieno e giusto titolo)a Ali Mc Grave, da Ben Johnson ad Al Lettieri, ma non solo. Lo è, soprattutto, per aver saputo ergere a mito(quasi da"coscienza infelice", per dirla hegelianamente)l'eroe individuale, anche se accompagnato dalla sua"metà".Certo, si obietterà, si tratta di due rapinatori: vero e anche qui Peckinpah e Hill infrangono un tabù,mostrandoci l'eroe e l'eroina come romantici, come in lotta contro un mondo sclerotizzato, routinario, quello della"deep America"corrotta e sostanzialmente priva di ogni serio riferimento ideale, schiava dei propri fantasmi e di abitudini rese norme cogenti. Volendo, è nell'area semantica di"Easy Rider"piuttosto che di altri film "contestari", appunto per il suo assoluto individualismo. Con un problema in più, peraltro: qui, a differenza di"Bonnie and Clyde"l'eroe/gli eroi trasgressivi, anzi criminali, riescono(pare, pur se il finale può essere letto come"aperto")a realizzare il loro sogno, trovando la sperata"Getaway". Una novità assoluta e certamente provocatoria-scandalosa, nell'A.D. 1972, con la durissima censura USA ancora più che vigente.... El Gato
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