samanta
|
martedì 23 aprile 2024
|
il volto e la maschera
|
|
|
|
E' un thriller noir del 1947 diretto da Delmer Daves (anche sceneggiatore) che aveva da poco iniziato la carriera di regista (Destinazione Tokio) e che negli anni '50 diresse molti western di buon livello (Un treno per Yuma, L'ultima carovana, Rullo di Tamburi) per poi passare a commedie drammatiche (Scandalo al sole, Qualcosa che scotta), tutti film che si rivedono volentieri.
Un ergastolano fugge dal carcere di S. Quintino vicino a San Francisco è Vincent Parry (Humphrey Bogart) condannato per l'omicidio della moglie Lena, lui è innocente e intende dimostrarlo. Lo aiuta nella fuga l'equivoco truffatore Baker (Clifton Young) che lo vuole ricattare, lui lo tramortisce e fugge lo soccore una donna: Irene (Laureen Bacall).
[+]
E' un thriller noir del 1947 diretto da Delmer Daves (anche sceneggiatore) che aveva da poco iniziato la carriera di regista (Destinazione Tokio) e che negli anni '50 diresse molti western di buon livello (Un treno per Yuma, L'ultima carovana, Rullo di Tamburi) per poi passare a commedie drammatiche (Scandalo al sole, Qualcosa che scotta), tutti film che si rivedono volentieri.
Un ergastolano fugge dal carcere di S. Quintino vicino a San Francisco è Vincent Parry (Humphrey Bogart) condannato per l'omicidio della moglie Lena, lui è innocente e intende dimostrarlo. Lo aiuta nella fuga l'equivoco truffatore Baker (Clifton Young) che lo vuole ricattare, lui lo tramortisce e fugge lo soccore una donna: Irene (Laureen Bacall). La donna non è lì per caso saputo della fuga lo cerca per aiutarlo perché suo padre era morto innocente in carcere condannato per l'omicidio della matrigna, riteneva anche Vincent innocente avendo seguito il processo e scritto una lettera in sua difesa. Irene che è ricca lo porta a casa sua gli compra un vestito e gli dà una notevole somma di denaro, Vincent il giorno dopo va via e un taxista Sam (Tom D'Andrea) che lo riconosce gli dà l'indirizzo di un chirurgo plastico che opera clandestinamente. Il suo unico amico George (Rory Mallison) è disposto a ospitarlo ma quandoVincent ritorna a casa di lui dopo l'operazione con la testa fasciata lo trova ucciso. Vincent si rifugia da Irene ma ci sono eventi per l'intromissione di Madge (Agnes Moorehead) una donna senza scrupoli amica di Lena, e testimone d'accusa (falsamente) al processo contro Vincent e che odia Irene. Malgrado tutto pur con l'intromisssione di Baker che tenta l'ennesimo ricatto, Vincent riesce a scoprire quello che aveva scoperto: Madge aveva ucciso Lena perché invidiosa del marito e George, ma Vincent la mette alle strette e Madge pur di non rivelare la verità si suicida. Vincent consapevole che non può dimostrare la sua innocenza fugge in Perù in una cittadina sul mare, dove, dopo alcuni mesi,lo raggiunge Irene che era innamorata di lui.
Il film che dura 102 minuti usa una tecnica non consueta, ma che si rivela estremamente efficace, nei primi 37 minuti c'é una ripresa soggettiva: Vincent si identifica con la macchina di ripresa oppure si vede di schiena o solo i suoi piedi (una sola volta il volto ma inquadrato in penombra) , per i 23 minuti succcessivi il volto di Vincent è completamente fasciato si vedono unicamente gli occhi e la bocca di Bogart, solo negli ultimi 42 minuti si svela il volto dell'attore; le riprese peraltro risultano incredibilmente convincenti e espongono con estrema espressività l'atmosfera surreale tipica del noir, dove anche i volti dei personaggi che in realtà non sono coinvolti con la storia come il viandante che chiede un cerino per la sigaretta o il gestore del bar che pone domande che appaiono indiscrete ma sono innocenti, servono a creare suspense. All'uso estremamente valido delle riprese, si aggiunge la eccezionale recitazione di Humphrey Bogart, è vero che nella prima parte si perde per il doppiaggio la voce originale, ma nella seconda Bogart si produce in una notevole performance recitando con gli occhi e con la bocca. Anche gli altri attori sono più che adeguat, i non solo Laureen Bacall, ma soprattutto Agnes Morehead che è una perfetta dark lady. In conclusione un eccellente thriller anche se il finale da commedia sentimentale, con l'abbraccio tra Vincent e Irene con sottofondo la loro canzone preferita (ricordate Casablanca?) appare, piacevolmente, in contrasto con il resto del film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
gigi de grossi/red
|
martedì 8 gennaio 2008
|
una magica coppia
|
|
|
|
Il produttore Jack Warner aveva accantonato il progetto di DARK PASSAGE perché la prima parte del film sarebbe stata girata in soggettiva (la macchina da presa coincideva con lo sguardo del protagonista)ritenendo che ciò fosse penalizzante per un attore come Bogart. Ma in quello stesso anno, il 1947, uscì LA SIGNORA NEL LAGO, un film girato interamente in soggettiva (il protagonista, Robert Montgomery, si vedeva soltanto riflesso in uno specchio) che ebbe un discreto successo e Warner finalmente si decise. Il risultato fu uno dei film più straordinari della storia del "noir" con Bogart (che compariva con la sua faccia soltanto al 64° minuto su 106) e Lauren Bacall in stato di grazia. Tratto dal bel romanzo di David Goodis, LA FUGA è la storia di un uomo ingiustamente condannato che evade dal carcere e con un volto nuovo e una diversa identità, cerca, senza riuscirci, di dimostrare la propria innocenza.
[+]
Il produttore Jack Warner aveva accantonato il progetto di DARK PASSAGE perché la prima parte del film sarebbe stata girata in soggettiva (la macchina da presa coincideva con lo sguardo del protagonista)ritenendo che ciò fosse penalizzante per un attore come Bogart. Ma in quello stesso anno, il 1947, uscì LA SIGNORA NEL LAGO, un film girato interamente in soggettiva (il protagonista, Robert Montgomery, si vedeva soltanto riflesso in uno specchio) che ebbe un discreto successo e Warner finalmente si decise. Il risultato fu uno dei film più straordinari della storia del "noir" con Bogart (che compariva con la sua faccia soltanto al 64° minuto su 106) e Lauren Bacall in stato di grazia. Tratto dal bel romanzo di David Goodis, LA FUGA è la storia di un uomo ingiustamente condannato che evade dal carcere e con un volto nuovo e una diversa identità, cerca, senza riuscirci, di dimostrare la propria innocenza. Il tema pirandelliano del cambio di identità e quello classico della maschera e il volto, si intrecciano con una storia di ricatti e omicii che si svolge in una San Francisco notturna e deserta, magica e onirica, dove i protagonisti si cercano e si incontrano come fosse una piccola città di provincia. La storia può apparire inverosimile e l'happy end posticcio, oltre che insolito per un noir di quegli anni, ma non importa: quella del cinema è una realtà "altra". E questa è la sua magia. L'appartamento alto borghese della Bacall è quello in cui ogni fuggiasco vorrebbe rifugiarsi. Con lei in casa, naturalmente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gigi de grossi/red »
[ - ] lascia un commento a gigi de grossi/red »
|
|
d'accordo? |
|
|