Bel vecchio film che inizia come una storia d’amore, poi calata nelle atmosfere gotiche del “ghost”. Scenari notturni con un’insolita ambientazione nel nord-est americano del primo Ottocento. Il tema dei problemi sociali - ossia l’abolizione dell’aristocrazia in nome della libertà - è solo un fondale che gira intorno al tema principale legato alla psicologia dei sogni e dello spiritismo, che nel suo insieme mi sembra però girare a vuoto.
Il giovane Vincent Price è al suo meglio. Da segnalare l’accompagnamento musicale - severamente classico - col frammento di un brano sinfonico di Richard Strauss (“Morte e trasfigurazione”). Impressionante il coro di voci femminili che risuona all’interno del castello.
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Bel vecchio film che inizia come una storia d’amore, poi calata nelle atmosfere gotiche del “ghost”. Scenari notturni con un’insolita ambientazione nel nord-est americano del primo Ottocento. Il tema dei problemi sociali - ossia l’abolizione dell’aristocrazia in nome della libertà - è solo un fondale che gira intorno al tema principale legato alla psicologia dei sogni e dello spiritismo, che nel suo insieme mi sembra però girare a vuoto.
Il giovane Vincent Price è al suo meglio. Da segnalare l’accompagnamento musicale - severamente classico - col frammento di un brano sinfonico di Richard Strauss (“Morte e trasfigurazione”). Impressionante il coro di voci femminili che risuona all’interno del castello.
Tre stelle meritate.
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