Commedia sportiva di puro intrattenimento che facendo ricorso ad una comicità squinternata racconta le vicende di una scalcinata squadra di baseball.
Il film è a metà tra il comico e lo sportivo: sotto il primo profilo non è un granché, proponendo un umorismo elementare, molto deludente; meglio la pellicola sul piano della narrazione sportiva, soprattutto nel finale quando riesce a risultare avvincente, persino per chi come il sottoscritto non ha una cognizione esatta delle oscure regole del baseball.
Il film contempla anche una parte sentimentale, con un’insipida storia d’amore priva della benché minima capacità attrattiva.
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Commedia sportiva di puro intrattenimento che facendo ricorso ad una comicità squinternata racconta le vicende di una scalcinata squadra di baseball.
Il film è a metà tra il comico e lo sportivo: sotto il primo profilo non è un granché, proponendo un umorismo elementare, molto deludente; meglio la pellicola sul piano della narrazione sportiva, soprattutto nel finale quando riesce a risultare avvincente, persino per chi come il sottoscritto non ha una cognizione esatta delle oscure regole del baseball.
Il film contempla anche una parte sentimentale, con un’insipida storia d’amore priva della benché minima capacità attrattiva.
La regia dello statunitense David S. Ward non è degna di nota.
La sceneggiatura alquanto scarsa è ulteriormente penalizzata dai pessimi dialoghi.
L’opera prevede un ampio ventaglio di personaggi, coprotagonisti delle varie storie che si intrecciano per andare ad incastrarsi nella storia principale. Nel cast corale i ruoli più in vista sono assegnati a Tom Berenger e Charlie Sheen che in quel momento erano senz’altro all’apice delle rispettive carriere e che con la loro presenza contribuirono in misura determinante al successo del film al botteghino. I ruoli femminili sono invece assegnati a due attrici molto meno in vista, Margaret Whitton e l’allora quasi esordiente Rene Russo. Si ricorda poi Wesley Snipes, in un ruolo che dovrebbe essere di simpatico alleggerimento; nonché alcuni caratteristi come Corbin Bernsen e James Gammon, quest’ultimo molto credibile nella parte dell’allenatore.
Il film ebbe un buon successo commerciale tanto che vennero girati ben due sequel, il primo dei quali ancora diretto da Ward.
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